MARINA CAVALLIERI , la Repubblica 4/3/2011, 4 marzo 2011
VEGETARIANI, LENTICCHIE SÌ, FILETTO NO L´ALTRA DIETA DEI BAMBINI
Sono un´avanguardia che si diffonde silenziosa sfidando pregiudizi e luoghi comuni, figli di genitori più razionali che integralisti, ambientalisti ma senza fanatismi. Sono i bambini vegetariani, mangiano frutta, verdura, brodo vegetale, crema di riso, legumi, formaggi. Ma non toccano carne. Crescono senza bistecca, ignorano le polpette e la fettina. Come stanno? Bene.
Lo dice il primo studio sui bambini green, realizzato da Leonardo Pinelli, pediatra e presidente della Società scientifica nutrizionale vegetariana. «La ricerca è stata fatta su circa cento bambini nel primo e secondo anno di vita, provenienti dal Centro nord, la crescita era normale in tutti i piccoli latto-ovo-vegetariani e nella maggioranza dei vegani, quelli che non mangiano nessun alimento di derivazione animale. Solo un bambino vegano aveva un deficit di accrescimento, assumeva poca vitamina B12 ma nell´arco di tre mesi, integrando la dieta, c´è stato un recupero». Tutti i bambini vegetariani osservati presentavano «una crescita normale e nei bimbi sottoposti ad analisi di laboratorio i valori dei micronutrienti sono risultati regolari».
Il dottor Pinelli gestisce un ambulatorio a Mantova e sostiene con grande convinzione scientifica ed etica le famiglie che vogliono crescere i figli senza hamburger, aiuta quelli che preferiscono dare ai bambini le lenticchie rosse invece del filetto. «In precedenti studi - ricorda Pinelli - si è visto che, seguendo un menù vegetariano, ci si ammala molto meno all´asilo: i bimbi vegetariani hanno difese immunitarie migliori rispetto agli onnivori, i quali seguono un´alimentazione che favorisce una risposta infiammatoria più forte».
Il problema sono però le diete "fai da te" che i genitori improvvisano. «I pediatri non accolgono le richieste di crescere i bambini senza carne così spesso i genitori sono costretti a fare da soli, magari consultando internet ma questo è sbagliato perché, per esempio, se ci si basa sui testi online, occorre considerare che sono redatti spesso per Paesi come gli Usa, in cui i cibi arricchiti sono molto più diffusi che in Italia». La dieta vegetariana va controllata per essere sicura «ma tutti i bambini dovrebbero essere seguiti nell´alimentazione, il problema - dice Pinelli - è che i pediatri non sono esperti di nutrizione».
Ma cosa pensano i pediatri di famiglia sempre più alle prese con bambini obesi? «Direi che la cosa importante sia evitare le diete fatte da soli e quelle troppo restrittive», dice Marina Picca, presidente della Società italiana delle cure primarie pediatriche. «Dove c´è un´attenta scelta degli apporti nutritivi non c´è pericolo, la dieta vegetariana deve essere solo ben seguita dal pediatra. Quello che oggi si consiglia è soprattutto di non eccedere nell´apporto proteico, può favorire lo sviluppo di obesità». Pediatri formalmente disponibili, dunque, ma sono ancora molti i medici ostili alla dieta vegetariana. «Sono contrario», dice convinto Eugenio Del Toma, nutrizionista. «Ritengo questa scelta una esagerazione idealistica. Innanzitutto per i genitori è molto più faticoso fare una dieta bilanciata, bisogna fare degli equilibrismi, è una limitazione. Togliere al bambino la carne significa togliere una serie di proteine che a quell´età servono, sono necessarie quando sono piccoli e nella pubertà».