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 2011  febbraio 28 Lunedì calendario

LIBRI DIGITALI, IL MERCATO ITALIANO È AL DECOLLO

Ereader sempre più performanti, titoli in costante crescita e accordi sul fronte della distribuzione. Le condizioni di base per il decollo degli ebook in Italia sembrano esserci tutte, in attesa di una risposta da parte degli utenti, che finora è stata più fredda rispetto a molti paesi europei e agli Stati Uniti, dove il settore sviluppa un giro d’affari intorno ai 700 milioni di dollari, pari all’8% dell’editoria nel suo complesso. Oltreoceano le vendite natalizie hanno decretato la fuoriuscita del settore da una dimensione di nicchia, con Amazon che ha messo a segno 8 milioni di pezzi venduti per il suo lettore Kindle. Bene anche la Gran Bretagna, dove il 7% dei regali ha riguardato un ereader di ultima generazione, che facilita la lettura rispetto al passato (e il 60% dei beneficiari lo ha subito provato, acquistando una media di sei ebook), dato che ha portato la quota di possessori di device per la lettura dei libri in digitale al 13%. Un risultato che si spiega, oltre che per la vicinanza culturale con gli Usa, anche con la lingua comune, che facilita la diffusione dei titoli proposti, così come delle tecnologie.
Trattandosi di un mercato nuovo, non ci sono dati ufficiali sul mercato italiano, ma alcune ricerche aiutano a comprenderne le dimensioni e i possibili ambiti di crescita. Secondo uno studio realizzato dalla società di consulenza AT Kearney e dal distributore di libri in digitale Bookrepublic, le vendite italiane di libri digitali hanno coperto il 2,6% del totale europeo: una quota che in termini assoluti corrisponde a circa 2 milioni di euro, contro i 7080 milioni dell’Europa nel suo complesso (quindi un decimo circa rispetto agli Usa), dueterzi dei quali sviluppati in Gran Bretagna.
Le prospettive per il Vecchio Continente sono rosee: gli autori della ricerca prevedono che entro il 2014 le vendite di libri digitali passeranno dallo 0,50,6% del totale (lo 0,2% per l’Italia) al 67%. Considerato che alla stessa data gli Stati Uniti dovrebbero arrivare a una penetrazione intorno al 10%, il gap è destinato a ridursi sensibilmente, soprattutto se gli editori digitali riusciranno a tagliare i prezzi, ampliando così il differenziale con le edizioni cartacee. E un’altra mano potrebbe arrivare dal previsto calo dei prezzi degli ereader, destinato a scendere di pari passo con la diffusione di massa dei dispositivi.
E non è detto che la Penisola continuerà a rivestire un ruolo da Cenerentola in Europa, anche perché gli ultimi mesi hanno registrato un’accelerazione dell’offerta, dallo sbarco di Amazon alla nascita di Edigita, fino al rafforzamento dei titoli in digitale da parte dei distributori già presenti nell’ecommerce di libri. Da qualche giorno, inoltre, hanno preso il via le vendite in pronta consegna di LeggoIbs, il lettore ebook di Ibs. it, ideato con un’architettura aperta, in modo da permettere il trasferimento anche di libri scaricati altrove. «Anche se non c’è la certezza che l’Italia seguirà dinamiche simili a quelle già presenti in altri paesi, ormai ci sono le condizioni per un decollo del libro elettronico nel nostro paese, in termini tanto di dispositivi, quanto di dimestichezza con le tecnologie», spiega Alfonso Fuggetta, amministratore delegato di Cefriel, centro di innovazione del Politecnico di Milano.
Un progresso che non necessariamente andrà a discapito della carta stampata: «Questo è un luogo comune, smentito da diverse ricerche: i due ambiti possono viaggiare parallelamente, con il digitale destinato a crescere soprattutto in alcuni segmenti di lettori più distanti dalla carta stampata, come a esempio i più giovani, che possono trovare nell’editoria digitale un servizio in più grazie alla possibilità di abbinare alla lettura giochi e video». Ampi spazi di crescita, sottolinea Fuggetta, ci sono anche nell’editoria scolastica: «Su questo fronte siamo ai primi passi, presto potremo assistere a contenuti concepiti direttamente per il digitale e non solo adattamenti delle versioni cartacee».
La società di ricerche Simulation Intelligence ha realizzato un’indagine, dal titolo "eReader Italia", sugli utenti di questo mercato, esaminando un campione composto da 2mila italiani con più di 14 anni. Alla domanda "Lei pensa di essere interessato all’acquisto di un tablet eReader nel prossimo futuro?", il 2,4% si è detto favorevole e ha risposto "Certamente sì", il 7,8% con un "Probabilmente sì" di curiosità e il 7,5% con un prudente "Forse no, ma…". L’identikit dell’entusiasta verso il fenomeno ebook è un uomo nel 56% dei casi, prevalentemente con un’età compresa tra i 35 e i 54 anni, è spesso lavoratore autonomo o dirigente, in possesso di laurea. I giovani tra i 15 e i 34 anni sono per lo più incuriositi dal fenomeno e comunque molto ben disposti all’acquisto.
In merito ai contenuti preferiti per gli eReader, la ricerca piazza al primo posto i libri, seguiti dagli abbonamenti ai quotidiani, dalla musica e dai video. Tra i generi di libro vince la saggistica con il 61%, contro il 39% dei romanzi. La ricerca ha preso in considerazione anche i potenziali acquirenti, rilevando che il 38% non acquista libri e sarebbe invece propenso ad acquistarne in formato digitale, mentre il 37% di coloro che solitamente non comprano quotidiani si dice disponibile all’acquisto su piattaforma digitale.