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 2011  febbraio 28 Lunedì calendario

LA GUERRA DEI TABLET: TUTTI CONTRO L’IPAD

All’inizio c’era solo l’iPad. Nel giro di pochi mesi s’è formata una giungla. Più di settanta nuovi tablet sono stati appena lanciati tra il Ces di Las Vegas e Wmc, Mobile World Congress di Barcellona. E il mercato dei tablet, dicono gli analisti, è proiettato verso una crescita vertiginosa. Secondo l’ultimo Blu Paper "Tablet demand and disruption" appena pubblicato da Morgan Stanley il tablet è in assoluto il device con l’impennata più repentina rispetto a tutti gli altri terminali mobili, persino del cellulare che pure ha conosciuto fin dall’approdo sul mercato un immediato boom.
Anche nello scenario più pessimistico nei suoi primi cinque anni di vita il tablet crescerà del 440 per cento, di gran lunga di più dello smartphone e, a seguire, dei cellphone, dei netbook, di gaming device, degli mp3 dei notebook. Come dire, la più rivoluzionaria delle tecnologie per la mobilità, capace di avere un impatto vertiginoso sul mercato, rispetto ad altri dispositivi, per esempio gli ereader. che nei primi cinque anni di commercializzazione crescono di circa il 20%.
Sono le previsioni ottenute da Morgan Stanley con una indagine a tappeto su 8000 consumatori e 50 Chief information officer, intrecciate ai dati di Gartner e Idc. Il Blu Paper prevede che questa crescita virulenta avrà impatti su altri gruppi tecnologici operanti in diversi settori. Per esempio il segmento dei pc, destinato a diminuire del 3% solo nel corso del 2011, molto di più nel mediolungo periodo.
Il lancio del primo iPad è stato come un sasso gettato nell’acqua, che nel giro di poco tempo ha provocato un vero tsunami, trascinando dietro di sé tutti i produttori. E minaccia, seriamente, di far perdere colpi al mercato degli stessi smartphone. Già la Nokia traballa, anche se la situazione si è aggravata per la congiuntura di altri fattori. Blackberry è corsa ai ripari e ha già tenuto a battesimo, prima negli Usa, il Blackbook.
Nel corso di questo anno verranno consegnati oltre 100 milioni di tablet, dicono gli analisti di Morgan Stanley. I protagonisti della guerra per la conquista di questo business altamente promettente resteranno Apple, che con l’iPad ha dato il via al mercato, e Google che con il suo sistema operativo Android sta rapidamente guadagnando posizioni, stimano gli analisti di Credit Suisse che al mercato dei tablet hanno dedicato una sfilza di report. Se finora Apple ha fatto oltre la metà del mercato, ora altri marchi si stanno buttando nella mischia. Samsung e Htc, noti marchi di telefonini, lanceranno tra aprile e maggio il loro tablet, basato su piattaforma Honeycomb. Ma la sfida non parte solo dal versante dei cellulari. Tra i marchi che si stanno facendo strada anche quelli di produttori di pc che, una volta capito dove soffia il vento, iniziano a imboccare la via della diversificazione. Tra quelli che ci crede di più, segnalano gli analisti di Credit Suisse, Asustek, tra i 10 global brand di Taiwan ma anche tra le prime 10 aziende nella classifica di Business Week "Infotech 100". Un brand, quello di Asus, che vale 1.324 miliardi di dollari, sulla cui forza il gigante di Taiwan intende fare perno per occupare a passo di carica fette crescenti della nuova torta del business dei tablet.
I tablet tirano perché sono versatili: navigare in rete, scaricare mail, scrivere testi, ma funzionano anche come lettori di testi digitali e soprattutto di contenuti multimediali, muscia ma soprattutto video. In particolare si prestano bene alla lettura e sono tra i device che spingono in alto la vendita e diffusione di ebook e di editoria elettronica più in generale. Per la loro tecnologia, infatti, hanno video che si prestano meglio alla lettura. E, sia Credit Suisse che Morgan Stanley sono concordi nel ritenere che i tablet fagociteranno gli ereader.
E’ partita la corsa e tutti vogliono stare sui tablet. Dai giornali alle guide dei vini. Fino alle realtà più impensabili, gli operatori d’arte. «A breve, appena pronta la versione adatta a queste piattaforme, il nostro sito con il completo accesso alle opere, alle collezioni, persino alle riprese delle mostre, sarà su iPad che su altri tablet», racconta Giorgio Gaburro, proprietario di Boxart, galleria d’arte di Verona, specializzata in giovani artisti già affermati, mid career e maestri come Isgro, Nitsch e Schifano che comunque piacciono al target giovanile, proprio quello che più usa i tablet.
I tablet aprono così una nuova era: la battaglia non si combatte più tra tecnologie, tra chi ha la migliore, come per gli smartphone, commentano gli analisti di Credit Suisse. Oggi è una guerra a colpi di contenuti e network. Più cose riesci a portare sulla tua piattaforma, più possibilità hai di conquistare nuovi clienti.
Uno dei grandi campi di scontro è quello dei giornali. Tutte le testate si sono attrezzate, altre lo stanno facendo, per offrire anche il formato per la lettura su iPad e su altri tablet. Apple, che è sempre stato in anticipo sui tempi, ha appena lanciato un nuovo servizio: la possibilità per giornali, magazine e altri fornitori di contenuti di vendere prodotti multipli con un unico acquisto sugli store online della Apple. La regola alla base del contratto è che gli editori garantiscano di non vendere la stessa sottoscrizione fuori dai negozi Apple a prezzi differenti.
Un altro settore dove l’uso dei Tablet avrà ampi spazi di crescita è quello del lavoro. Tra occupati che comprano i tablet e aziende che consentono loro l’uso nel lavoro, il tablet sta crescendo più egli altri device, segnala ancora il Blu Paper di Morgan Stanley. Questo proprio per le migliori prestazioni video e audio.