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 2011  marzo 03 Giovedì calendario

JOBS LANCIA L’IPAD SUPERVELOCE

«Abbiamo lavorato molto, non volevo mancare a questa presentazione»: con una battuta Jobs, formalmente in convalescenza da gennaio per la terza volta a causa dei problemi di salute iniziati nel 2004, ieri è salito a sorpresa sul palco dello Yerba Buena center di San Francisco per presentare l’iPad 2, ricapitolare i successi del 2010 («l’anno dell’iPad») e soprattutto gettare dietro le spalle le indiscrezioni sul presunto peggioramento della sua malattia.

Dopo aver dominato il 2010 conquistando il 90% del mercato con la prima generazione di iPad (Apple ha venduto 100 milioni di libri digitali e ha 200 milioni di utenti registrati), un apparecchio che Steve Jobs definisce «rivoluzionario, magico e post-Pc», di cui sono stati venduti 15 milioni di pezzi in dieci mesi per un totale di quasi 9,5 miliardi di dollari di fatturato, Apple ha intenzione di ripetersi, arrivando nel 2011 a 30 milioni di pezzi, a scapito di una concorrenza che si sta organizzando con la prima generazione dei suoi tablet. «Molti non sono neanche all’altezza del primo iPad – ha detto Jobs – e l’iPad 2 li schiaccerà completamente».

Il nuovo iPad è più sottile, leggermente più compatto, più leggero e molto più potente e flessibile. Al suo fattore di forma, che si è ridotto del 33% per quanto riguarda lo spessore (passando da 13,4 millimetri a 8,8; l’iPhone stesso è 9,3 millimetri) e al peso (da 680 a 601 grammi), si aggiungono il nuovo processore A5 a doppio nucleo, due volte più potente del predecessore, e la parte grafica potenziata di nove volte, per dare soddisfazione al crescente mercato dei videogiocatori su iPad. «Non siamo rimasti a dormire sugli allori», ha detto Steve Jobs alla platea che lo aveva accolto con una standing ovation e che ha ritrovato un Jobs in forma fisica più che buona, che ha parlato per due ore con pochi momenti di interruzione, con voce ferma come da tempo non si vedeva.

Il nuovo iPad, scherza Jobs, arriva subito in due versioni, una con la cornice nera e una con la cornice bianca (l’iPhone 4 bianco, quasi a un anno dal lancio, non è ancora arrivato negli scaffali). Dall’11 marzo i clienti americani e poi dal 25 quelli del resto del mondo (Italia inclusa) potranno mettere le mani su questa nuova generazione di iPad che nonostante l’accresciuta potenza mantiene inalterata la durata della batteria (10 ore di uso reale e un mese di standby) e il prezzo rispetto alla prima generazione. Gli iPad 2 hanno una doppia videocamera (Vga davanti e Hd 720p sul retro) che permette la videoconferenza WiFi, che Apple chiama FaceTime. Compatibile anche con iPhone 4, iPod touch e Mac, FaceTime è un sistema rapidissimo e potente per mettere in collegamento video due Mac: gli usi immaginati da Apple sono per la famiglia ma anche per i professionisti e le imprese, che possono organizzare riunioni e incontri di lavoro a distanza semplicemente con un iPad.

Ottimi i software aggiuntivi della nuova versione di iOS 4.3 il cui rilascio gratuito è previsto contestualmente all’uscita dell’iPad2: con Garageband e con iMovie per iPad arrivano a meno di sette euro due applicativi semplici ma potenti per montaggio video e per registrazione e montaggio audio un po’ più che semi-professionale.

«Nel Dna di Apple – ha concluso Steve Jobs – non c’è solo la tecnologia ma anche l’attenzione al lato umanistico e artistico della creatività. I nostri concorrenti non riescono a capirlo: pensano a specifiche hardware e potenza di calcolo, mentre per gli apparecchi post-Pc che stiamo realizzando ci vuole di più. Devono essere più facili, più intuitivi di un Pc: a mio avviso Apple è l’azienda giusta per avere successo con questo tipo di prodotti».