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 2011  marzo 02 Mercoledì calendario

LA JUVENTUS PAGA CARA LA PACE COL FISCO - MILANO

La classifica piange. I risultati sul campo (vedi la sconfitta interna con il Bologna di domenica) non arrivano. La quota libica nel capitale – un 7,5% in portafoglio a Lafico – è un enigma. Ma la vera doccia fredda per la Juventus in questo inverno del 2011 è arrivata tra le pieghe del bilancio alla voce oneri non ricorrenti: un autogol da 7,3 milioni di euro (il prezzo di un buon attaccante), pari alla cifra versata alla direzione regionale delle entrate per chiudere – senza entrare nel merito della controversia – l´avviso di accertamento fiscale relativo agli esercizi dal 2001-2002 al 2007-2008. L´accordo transattivo è stato firmato il 14 dicembre 2010 «pur nella consapevolezza – scrive il bilancio del club bianconero – di aver sempre agito correttamente». E i suoi effetti si sono fatti sentire su un primo semestre chiuso con un pesante rosso di 39,5 milioni – l´antipasto di un esercizio destinato a chiudersi «con una perdita significativa» – e una posizione finanziaria passata dai 6 milioni di liquidità di giugno a un passivo di 56,8 milioni a fine 2010.
La situazione, finanziariamente parlando, è delicata. Ci sono gli investimenti per il nuovo stadio (responsabili in buona parte dell´aumento dei debiti), ci sono le buonuscite dorate pagate ad alcune ex star della rosa e gli impegni per completare i pagamenti relativi alle ultime campagne acquisti. La chiave di volta sarebbe la partecipazione alla Champions League 2011-2012, in grado di dare un´importante boccata d´ossigeno ai ricavi. Ma il traguardo della zona Champions è lontano 7 punti. E il prossimo ostacolo è la partita casalinga del prossimo fine settimana con la capolista Milan...