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 2011  marzo 02 Mercoledì calendario

ALLARME PREZZI, L´INFLAZIONE BALZA AL 2,4% RINCARI BOOM PER CARBURANTI E ALIMENTARI - ROMA

L´inflazione rialza la testa. Costa di più la benzina, come il gasolio. Sono più cari i biglietti dei treni e dei traghetti. Ma salgono anche i prezzi di pane, formaggi, latticini e frutta fresca. E pure quelli delle assicurazioni.
L´Istat certifica che a febbraio i prezzi al consumo registrano in Italia un rialzo dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 2,4% sullo stesso mese del 2010 (2,1 a gennaio): è il dato più alto dalla fine del 2008. L´Istituto di statistica segnala anche che, al netto dei soli beni energetici, l´inflazione sarebbe all´1,8. Questi ultimi, e segnatamente i beni energetici cosiddetti «non regolamentati», ovvero i carburanti, crescono dell´1,2% rispetto a gennaio (14,6 sull´anno precedente). L´Effetto Libia, temono gli esperti, porterà a nuovi rincari.
Oltre al greggio, rincarano anche i prezzi delle materie prime alimentari. La spesa quotidiana ne risulta «contagiata», secondo l´espressione della Coldiretti. Di fatto: il pane costa di più (1,2% annuale), formaggi e latticini (più 3,7),la frutta fresca (2,4). Cia (confederazione agricoltori) ci tiene a far sapere che il settore non trae vantaggi dai rincari combinati di greggio e commodity alimentari. Centromarca, l´associazione dei prodotti di marca, nota che il settore, più esposto alla concorrenza, ha tenuto a bada i prezzi. I consumatori tuttavia già calcolano, tra inflazione e crescita delle tariffe, una stangata per famiglia di almeno 1.164 euro annui.
L´inflazione non è un fenomeno solo italiano, ovviamente. Sta volando ovunque, in Europa e pure negli Usa perché le tensioni geopolitiche di Nord Africa e Medioriente si sentono dappertutto. Non a caso gli economisti temono che, alla fine, possa essere soffocata la già fragilissima ripresa globale. Però da noi certi dati fanno effetto. Per esempio: il prezzo della benzina aumenta a febbraio dello 0,8% mensile che diventa 11,8 su base tendenziale. Il gasolio per mezzi di trasporto: più 1,1% mensile e 18% annuale; quello per riscaldamento (1,8 sul mese precedente e 17,2 sul 2010). Per il Gpl il balzo annuale è del 25%. Le ripercussioni nei trasporti: il biglietto del treno rincara del 4%, quello del traghetto del 26,2. I biglietti aerei (+3,3% mensile), segnano però una flessione su base annua del 7,8%. Miracoli della concorrenza, spiegano gli addetti ai lavori.
Nell´analisi del ministro Sacconi preoccupa «la dinamica dei prezzi energetici e delle materie prime alimentari, sospinta dalla domanda degli emergenti, dai fattori di instabilità e dalla speculazione. Ne deriva un´inflazione importata che non aiuta i consumi e la crescita». Anche il segreterio Pd Bersani è preoccupato e accusa: «Il governo non si occupa del paese: pagheremo duramente». Sulla stessa linea la Cgil mentre Cisl chiede di bloccare le tasse sui carburanti.