Gianni Santucci, Corriere della Sera 02/03/2011, 2 marzo 2011
L’INFLESSIBILE VIGILESSA CHE NON ASCOLTA ETO’O —
Dice il campione: «La prego, era solo un minuto...» . Risponde la vigilessa: «Mi dispiace, non posso farci nulla» . Insiste lui: «Ma davvero, le assicuro, sono stato proprio un attimo» . Inflessibile, ribatte lei: «Guardi, ho già scritto» . E quando un vigile pronuncia quelle parole, ormai ho scritto, la decisione è presa. Sentenza inappellabile. Anche se di fronte c’è Samuel Eto’o, l’attaccante dell’Inter, che ha appena preso il caffè e ha lasciato il suo Suv in sosta vietata in via Montenapoleone, centro chic di Milano, nella mattinata di sabato scorso. Lei è una neovigilessa (appena un anno di servizio), 25 anni, capelli raccolti, occhiali scuri, ragazza di semplici vedute (sul lavoro) e impeccabile professionalità: «Se una macchina è in sosta vietata va multata, senza badare a chi la guida o ne è il proprietario» . Montenapo, via della moda. E forche caudine per celebrità a spasso. Lapo Elkann c’è passato più d’una volta. Maggio 2008, il rampollo di casa Agnelli parcheggia una Maserati Granturismo e fa un giro nelle boutique. All’uscita: contravvenzione sul parabrezza. Qualche giorno fa, stessa storia. Stavolta Lapo lascia un Suv Chrysler Grand Cherokee. Altra multa, sempre divieto di sosta, medesima cifra (38 euro, come per Eto’o). A gennaio 2008 sono i carabinieri a fermare Fabrizio Corona. Non ha la patente, 3 mila euro di sanzione. Mario Balotelli (è marzo dell’anno scorso) tra le vetrine di Vuitton, Armani e Valentino pesta troppo sull’acceleratore. Pizzicato anche lui in Montenapoleone (eccesso di velocità). Maddalena Corvaglia, l’ex velina, la contravvenzione se l’è ritrovata sulla moto e l’ha sventolata sorridente verso un paparazzo. Eto’o, se si vuol classificare la fenomenologia della celebrità multata, ha reagito da cittadino sconosciuto. Niente snobismo. Nessuna spocchia da «non sa chi sono io» . S’è innervosito, invece, e ha implorato. Ha riferito la vigilessa: «Molte volte ci troviamo di fronte a persone che fanno delle scene davvero eccessive, Eto’o invece è stato cortese, ha compreso la situazione ed è finito tutto con un sorriso» . «È stato molto corretto» , conferma il comandante della polizia locale di Milano, Tullio Mastrangelo. E il vicesindaco della città, Riccardo De Corato, sorride: «Eto’o è un campione dello sport. E saprà sportivamente accettare la multa, così come sa accogliere le sanzioni dell’arbitro quando commette delle infrazioni sul campo. Ci spiace per Samuel, ma il codice della strada vale per tutti, compresi i fuoriclasse» . Rispetto a un comune cittadino, a parte i dieci milioni all’anno di stipendio, una differenza c’è: in Montenapoleone Eto’o (senza chiederlo) s’è ritrovato intorno un crocchio di testimoni pronti a sostenerlo. Anche loro giuravano: «Ha lasciato la macchina solo un minuto» .
Gianni Santucci