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 2011  marzo 01 Martedì calendario

Twitter vale 4 miliardi e mezzo - I cinguettii di oltre 200 milioni di canarini nella gabbia universale di Twitter valgono 4,5 miliardi di dollari, al cambio 3,26 miliardi di euro

Twitter vale 4 miliardi e mezzo - I cinguettii di oltre 200 milioni di canarini nella gabbia universale di Twitter valgono 4,5 miliardi di dollari, al cambio 3,26 miliardi di euro. I social networks sono sempre più al centro degli appetiti degli investitori, e il rischio di una nuova bolla per il mondo della tecnologia digitale cresce di mese in mese. Anche nel caso del servizio di microblogging di Twitter - dove gli utenti comunicano con frasi di massimi 140 caratteri -, un fondo di JpMorgan dedicato ai nuovi media ha alzato nuovamente l’asticella delle cifre. Già obsoleti i 3,7 miliardi di dollari di valutazione che a dicembre accompagnarono l’investimento nella società di Kleiner Perkins, un venture capitalist che puntò sulla società 200 milioni di euro. No, ora di mezzo c’è un nuovo fondo di JpMorgan - il Digital growth fund - che è in trattativa per comprare il 10% della società per una somma di circa 450 milioni. Trattandosi del 10%, appunto, il calcolo del valore totale di Twitter è presto fatto. L’entusiasmo degli investitori nella valutazione del social network si giustifica con le ampie prospettive di crescita: in un anno gli utenti sono saliti dell’83%. Parliamo però di ricavi che, nel 2011, dovrebbero attestarsi - secondo alcune previsioni da parte degli analisti - attorno ai 150 milioni di dollari, grazie all’introduzione della pubblicità legata ai micromessaggi. L’ultima offerta del fondo di JpMorgan valuta dunque la società qualcosa come 30 volte il fatturato: un’enormità. Una nuova bolla, dunque, si delinea all’orizzonte? Facebook del resto ha fatto scuola. Mentre nel 2010 i ricavi di Facebook dovrebbero essersi attestati tra gli 1,2 e i 2 miliardi di dollari, sul mercato secondario la valutazione della creatura di Mark Zuckerberg oggi è suppergiù pari a 70 miliardi di dollari. Una cifra già superiore di circa 20 miliardi rispetto a quella che - non cinque anni fa - ma solo un mese fa era stata attribuita al social network in un’operazione guidata dagli uomini di Goldman Sachs. In compenso anche le società satellite di questi ritrovi virtuali guadagnano appeal tra gli investitori. Il fondo di JpMorgan, ad esempio, punta i riflettori anche su Zynga, una società specializzata nei giochi online. tra i titoli più noti c’è Farmville, un gioco che spopola tra gli utenti di Facebook e ora anche tra i colletti bianchi di Wall Street.