Roberto Faben, Il Sole 24 Ore 28/2/2011, 28 febbraio 2011
IL SOGNO TUTTO MADE IN ITALY DI UNA VALUTA UNICA GLOBALE
Il progetto di realizzare una moneta unica mondiale, nato nel 1996 dall’incontro tra il premio Pulitzer statunitense Arthur Schlesinger Jr. e il creativo numismatico italiano Sandro Sassoli ha dato un primo esito. Tutto made in Italy.
La Zecca di Stato italiana, infatti, ha coniato a gennaio in tiratura limitata i primi due campioni dell’ipotetica, futura moneta ufficiale intercontinentale. Al momento, la United future world currency (Ufwc) si presenta con il numero "1" sul dritto, ripetuto in sovrapposizione prospettica cinque volte, come i cinque continenti del globo (il coin designer è Luc Lucyx, autore del lato comune delle monete euro), mentre sul rovescio c’è la miniaturizzazione di uno studio ottico di Leonardo da Vinci, tratto dal Codice Atlantico n. 377 (l’autrice è Laura Cretara, nota per "L’uomo di Vitruvio" che campeggia sulle monete da 1 euro coniate in Italia). La moneta, in argento, ha il diametro di 30 millimetri, ma ne è stata coniata anche un’altra, identica, in metallo riciclato, il primo esempio di "eco-moneta". I due esemplari, sono stati presentati al World money fair 2011 di Berlino, la più importante kermesse numismatica mondiale, da Maarten Brouwer, presidente del Consiglio tecnico mondiale delle Zecche di stato.
Il progetto è patrocinato dal ministero del Tesoro italiano e una nota ufficiale d’apprezzamento è giunta dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ma anche la Banca d’Italia è coinvolta, attraverso il suo consulente numismatico, Guido Crapanzano, già selezionatore italiano nella Commissione Bce per le immagini delle banconote dell’euro, a cui è affidato il coordinamento dell’iniziativa per l’ideazione della moneta cartacea mondiale. Spiccioli e banconote Ufwc saranno sperimentati per la prima volta, come valuta corrente, all’Expo di Milano del 2015, con coinvolgimento anche degli esercizi pubblici della città, come accadde per l’emissione speciale da 20 centesimi di lira all’Esposizione internazionale milanese del 1906.
«La Ufwc include e assimila - spiega Crapanzano - le principali valute mondiali: dollaro Usa, euro, franco svizzero, yen giapponese, rublo russo e yuan cinese. I primi studi di valore definiscono un parametro di cambio rispetto all’euro, basato sulla media ponderata dei valori delle monete che lo compongono, variabile tra 1,23 e 1,68 euro e su questa base potrebbero essere sviluppati i tassi di cambio con le altre valute assimilate».
A livello internazionale promesse di partecipazione sono giunte dal Nobel dell’economia Joseph Stiglitz, dal presidente russo Medvedev e dalle Zecche di stato britannica, tedesca, messicana e belga.
Sandro Sassoli, ideatore del progetto, ha presentato la Ufwc in una sessione dell’Onu e sono state coinvolte mille scuole in tutto il mondo in un concorso che invita i ragazzi a inventare nome e disegno della moneta globale. Non sarà facile unificare le circa 200 valute mondiali, ma per Sassoli «anche il progetto euro, all’inizio, era visto con scetticismo. La mia previsione? Per concretizzare il progetto moneta unica globale serviranno almeno dai 10 ai 12 anni».