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 2011  febbraio 28 Lunedì calendario

BATTAGLIA LEGALE SU TOLKIEN: «DISTRUGGETE QUEL ROMANZO»

Lasci ogni speranza chi entra nella Terra di Mezzo senza autorizzazione. La fondazione Tolkien che gestisce l’eredità del grande scrittore, presieduta con pugno di ferro dal figlio Cristopher, è facile alle azioni legali. A pochi mesi dalla transazione raggiunta con i produttori della celebre trilogia per l’ammontare dei diritti cinematografici, qualche settimana fa aveva bloccato la traduzione in inglese di una libera rielaborazione del Signore degli anelli fatta da un devoto lettore russo e scaricabile gratuitamente su Internet. Adesso tocca allo scrittore americano Stephen Hillard, autore di un romanzo fantasy intitolato «Mirkwood» dove Tolkien è addirittura uno dei protagonisti, un professore perseguitato dai miti che lui stesso ha creato. Il trust, che non ha mai «concesso il permesso di utilizzare il nome e la personalità di Tolkien» , pretende la distruzione di tutte le copie del romanzo che Hillard ha pubblicato a sue spese (finora ha venduto 900 copie via Amazon) minacciando una richiesta di danni milionaria. Hillard per la verità ha usato soltanto il virgolettato di una lettera del creatore della Terra di Mezzo, tutto il resto è frutto della sua immaginazione. Insomma, si è difeso, la sua sarebbe un’operazione come quella che Joyce Carol Oates ha fatto con Marilyn Monroe in Blonde e Michael Cunningham con Virginia Woolf ne Le ore. Certo, sugli esiti letterari si può sospendere il giudizio (dall’estratto che si può leggere sul sito dell’autore, il paragone con Cunningham e Oates è generoso), ma Hillard sembra appellarsi al buon senso quando dice: «Immaginate se non si potesse usare Winston Churchill come personaggio in un libro sulla Seconda guerra mondiale» . Il fatto è che le grandi icone della letteratura continuano a essere, anche da morte, fonti di denaro su cui esercitare un ferreo controllo. Che poi gli eredi facciano anche l’interesse degli scrittori è tutto da vedere. Basti pensare allo stesso Christopher Tolkien che nel 2007 ha completato e pubblicato I figli di Hurin, un prequel cupo e violento del Signore degli anelli, basato su appunti e canovacci del padre. Un lavoro durato vent’anni che ha sicuramente rispettato il diritto d’autore, ma scontentato molti fedeli seguaci di Frodo.
Cristina Taglietti