ETTORE LIVINI , la Repubblica 26/2/2011, 26 febbraio 2011
SILVIO BERLUSCONI INCASSA 118 MILIONI - MILANO
Un 2010 da incorniciare. E un 2011 che promette di essere ancora migliore. L´onda lunga della crisi ha risparmiato ancora un volta i portafogli di casa Berlusconi. Le casseforti della dinastia di Arcore hanno distribuito in questi giorni ai loro soci 165,6 milioni di dividendi. Una montagna d´oro risalita da Mediaset, Mediolanum e le altre controllate Fininvest fino alle tasche del premier e della famiglia. A fare la parte del leone, come ovvio, è stato il presidente del Consiglio che tramite le sue quattro holding personali ha incassato un bell´assegno di 118 milioni. La Holding quinta a girato al suo socio di riferimento, Marina Berlusconi, poco più di 12 milioni mentre Piersilvio si è accontentato (si fa per dire) di 5 milioni. Barbara, Eleonora e Luigi, i tre figli di Veronica Lario, hanno prelevato dalla loro Holding quattordicesima una decina di milioni a testa.
La Cuccagna, malgrado i venti di crisi che imperversano in tutto il paese, sembra destinata non solo a durare ma pure a gonfiarsi ancor di più. Mediaset chiuderà il bilancio 2010 con profitti in forte crescita (nei primi nove mesi dell´anno scorso sono balzati da 198 a 267 milioni). Mondadori dopo un biennio di vacche magre dovrebbe riprendere a premiare i suoi soci mentre Mediolanum, pur con profitti in calo, sembra intenzionata a tener invariata la cedola. Morale: a fine febbraio del 2012 la Dinasty di Arcore potrebbe mettersi in tasca ben più di 200 milioni, cifra in grado forse di dare una mano ad ammorbidire le divisioni in famiglia emerse negli ultimi anni.
Il 2010 (i bilanci delle holding sono stati chiuso al 30 settembre) non ha visto grandi scossoni nei business di Arcore. Il premier ha aperto una nuova azienda appena decollata dal nome evocativo di Tauris. Barbara, Eleonora e Luigi, i più diversificati, hanno rilevato una piccola quota in Assicurazione.it e in Expobee, partecipazione che si aggiungono al loro business immobiliare.
Piersilvio si è confermato la formichina di casa. Ha accantonato a riserva buona parte dei suoi utili e oggi ha in cassa liquidità per 213 milioni. Marina è ferma (beata lei) a 98, i tre fratelli a 339. Il Cavaliere, quello che in realtà si è fatto il mazzo per tutti, resta giustamente il Paperone di famiglia con un tesoretto tra riserve disponibili e liquidità ben superiore ai 544 milioni. Silvio, Marina e Piersilvio tengono qualche milioncino investito presso la chiacchieratissima banca svizzera Arner, mentre i tre junior hanno messo 20 milioni «con risultati di tutto rispetto» in una gestione Jp Morgan.
Le otto holding hanno in totale cassa per 1,2 miliardi di euro. Segno che l´amaro calice della politica non ha fatto certo male alle finanze di Arcore visto che nel ´94 il patrimonio di Silvio Berlusconi e figlie era di soli 164 milioni.
Per il futuro, tra l´altro, c´è ancora l´incognita della liquidità (non compresa in questi calcoli) custodita direttamente dalla Fininvest. Un tesoretto di 701 milioni di euro accumulato qualche anno fa con il collocamento in Borsa del 16% di Mediaset e per ora mai speso. Un arsenale finanziario buono per nuovi investimenti – in fondo stanno per saltare i paletti al controllo incrociato di giornali e tv – oppure per essere distribuito direttamente ai soci di controllo.