varie, 28 febbraio 2011
fare Avance ad una ragazza: ucciso Fermato per omicidio un giovane La vittima si chiamava Jonathan Esposito, 26 anni, padre di un bimbo di due anni
fare Avance ad una ragazza: ucciso Fermato per omicidio un giovane La vittima si chiamava Jonathan Esposito, 26 anni, padre di un bimbo di due anni. E’ stato colpito al petto dopo una lite davanti ad un circolo Arci di La Spezia. Fermato per omicidio un giovane di 27 anni, denunciati per favoreggiamento altri quattro ragazzi. Su Facebook centinaia di adesioni ad un gruppo che chiede "giustizia". E il ministro della Gioventù vuole inasprire le pene per chi detiene coltelli Jonathan Esposito Una lite per le avance ad una ragazza e sull’asfalto resta Jonathan Esposito, 26 anni, padre di un bimbo di due, ucciso da una coltellata al cuore. Il presunto assassino è Davide Tenerani di Carrara: ha un anno di più della vittima. Con lui altri quattro giovani sono stati denunciati per favoreggiamento. L’omicidio davanti al circolo Arci Shake a la Spezia. Dopo un lungo interrogatorio, è emerso che a scatenare la rissa è stata un’avance ad una ragazza. In un primo momento, era emersa l’ipotesi che dietro l’omicidio ci fosse la rivalità tra tifosi di due squadre avversarie ma durante l’interrogatorio dei giovani fermati, è emerso un racconto diverso. LE IMMAGINI Prima sarebbe volata qualche battuta tra spezzini e carraresi, divisi da una rivalità "atavica", poi sarebbe stata fatta un’avance piuttosto esplicita alla giovane donna. Secondo alcuni dei ragazzi presenti, Jonathan - che pare avesse un carattere sanguigno - avrebbe reagito, ponendosi di mezzo. Sarebbe scattata così la violenta rissa, che si è conclusa con la coltellata mortale. Jonathan era padre di un bimbo di due anni. Secondo la ricostruzione dei carabinieri la rissa tra due gruppi di giovani è scoppiata verso le 4.30, davanti al circolo di via della Concia, vicino al vialone Valdilocchi, nella periferia della città. Un circolo considerato "tranquillo" che propone concerti e organizza feste familiari. Jonathan Esposito aveva preso parte alla festa di carnevale che si era svolta nel locale. Dopo che il giovane era uscito, il circolo stava chiudendo, i ragazzi all’interno sono stati richiamati dalle urla di una rissa in strada, ma l’accoltellamento c’era già stato. Un’offesa è stata sufficiente a scatenare la lite tra i giovani. Inizialmente, spiegano i carabinieri, hanno iniziato a darsi pugni e cinghiate, poi qualcuno ha tirato fuori dalla tasca un coltello e ha colpito il 26enne. Gli amici della vittima hanno chiamato i soccorsi e lanciato l’allarme ai carabinieri ma quando l’autombulanza è giunta sul posto le condizioni del ragazzo erano già molto gravi ed è morto in seguito alla grave emorragia. Il cerchio degli investigatori si è stretto attorno ad alcuni giovani arrivati da Carrara. In particolare, dopo l’accoltellamento, i ragazzi sono risaliti sulla macchina con la quale erano arrivati, e sono fuggiti. Qualcuno per cercare di fermarli ha scagliato contro l’auto degli oggetti, come un bidone di latta, che i carabinieri spezzini hanno sequestrato. Gli amici di Jonathan ricordano che l’assassino aveva un braccio ingessato o comunque fasciato. Su Facebook centinaia sono le adesioni ad un gruppo creato per chiedere giustizia dopo la morte di Jonathan Esposito: "Era un bravo ragazzo", "un ragazzo fantastico, riposi in pace", scrivono gli amici. Tra i messaggi inseriti anche frasi giustizialiste: "Una persona che ammazza un ragazzo giovane deve marcire in galera per il resto della sua vita"; "Leggi italiane fate il vostro dovere, non lasciate che se la cavi con poco". E ancora: "ma come si fa a partire da casa con un coltello in tasca per andare ad una festa". "Ragazzi era un mio amico, spero che giustizia sia fatta, non ho parole, lascia la moglie e un bambino, io mi chiedo in che mondo viviamo". Informata della tragedia, Giorgia Meloni, ministro della Gioventù, ha annunciato che il suo ufficio insieme al ministero dell’Interno e della Giustizia "sta lavorando per inasprire le sanzioni penali per chi porta illegalmente armi bianche, prevedendo una pena maggiore qualora si tratti di coltelli con lama superiore a 6 centimetri. Troppo spesso - ha detto il ministro - abbiamo visto giovani morire senza senso colpiti in una rissa da armi bianche. Troppi ragazzi portano con se coltelli che in momenti di rabbia si trasformano in armi letali". (27 febbraio 2011)