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 2011  febbraio 26 Sabato calendario

COMPRARE IN RETE. L’UNIONE FA LO SCONTO

Dacci oggi il nostro affare quotidiano. È la preghiera che i consumatori rivolgono alla Rete perché la cena al ristorante, l’abbonamento a una rivista o una seduta dall’estetista non si trasformino in lussi sporadici, o peggio in ricordi sbiaditi dei tempi pre-crisi. E il web risponde, puntuale, alle esigenze di chi è disposto a spendere ma non troppo e ora può contare sull’ultima frontiera dell’e commerce: i gruppi di acquisto online, siti che offrono l’opportunità di usufruire di sconti fino al 70%su servizi e prodotti di ogni tipo.
Il settore in questi ultimi mesi ha mostrato una vivacità sorprendente, tanto da attirare l’interesse dei colossi della Rete. Negli scorsi giorni, infatti, Facebook ha lanciato Deals, applicazione che consente di approfittare delle promozioni di aziende e griffe. E anche Google sarebbe pronta a buttarsi nella mischia con una propria piattaforma, dopo aver fallito l’approccio a Groupon, considerato il capostipite dei gruppi di acquisto online e per il quale Big G aveva già disposti sul piatto sei miliardi di dollari.
I navigatori italiani a caccia di affari hanno davvero l’imbarazzo della scelta: oltre che su Groupon e su Deals, possono contare su Tuangon, Poinx, Groupalia, Prezzofelice, Glamoo, KgbDeals. Ogni giorno la homepage di tutti questi siti diventa una vetrina di un paio di proposte a prezzi stracciati. Esempi? Un soggiorno di due notti per una coppia in una baita sulle Dolomiti a 99 euro anziché 240. Un pacchetto benessere con massaggio incluso a 35 euro, con uno sconto del 70%. Una cena al ristorante a 18 euro, quando il prezzo pieno si aggira sui 40. C’è spazio anche per l’hi-tech: un netbook di fascia media viene proposto a 254 euro contro un costo iniziale di 329 mentre uno smartphone con Wi-fi dal prezzo base di 299 euro scende a 234.
Il principio che permette ribassi simili è «l’unione fa lo sconto» , lo stesso su cui si fondano i gruppi di acquisto solidale in cui più famiglie si riuniscono insieme per fare la spesa e spuntare un prezzo più basso. Groupon e gli altri hanno applicato il meccanismo al web, trasformandosi in intermediari tra consumatori a caccia di affari e aziende che, per motivi diversi, offrono e-coupon, ossia buoni virtuali per comprare prodotti e servizi a un costo ridotto, purché si raggiunga un certo numero di acquirenti. Se questo avviene, la promozione diventa attiva e altri potranno approfittarne, all’interno di una finestra temporale compresa tra le 24 e le 48 ore. Se invece non viene staccato un numero minimo di e-coupon, l’affare salta: chi si era già messo in lista per comprare non perderà un euro ma resterà a bocca asciutta. Ecco perché gli utenti interessati ad acquistare incentivano altri amici ad aderire all’offerta, tramite il passaparola online. Un comportamento premiato dagli stessi portali: la maggior parte, infatti, propone un ulteriore ribasso a chi porta un altro potenziale acquirente nel club. Spiega Riccardo Mangiaracina, responsabile dell’Osservatorio e-commerce del Politecnico di Milano: «Le aziende usano gli e-coupon a fini promozionali o per riempire momenti di basso consumo mentre il guadagno dei portali è rappresentato da una percentuale sul prezzo di vendita» .
Altra peculiarità di questa forma di e-commerce è il legame con il territorio. Le offerte sono articolate per città, all’insegna del concetto «se l’affare è più vicino, conviene di più» . Per chi compra, perché l’acquisto non sempre si perfeziona in Rete e generalmente è il cliente a doversi presentare in loco per ritirare il prodotto o fruire del servizio. Ma anche per chi vende: un ristorante, un parrucchiere, una pasticceria possono usare il web per conquistare il consumatore dietro l’angolo, quello più facilmente fidelizzabile. Oppure per farsi trovare dal visitatore di passaggio attraverso le applicazioni sviluppate da alcuni dei portali come Groupon, Glamoo e Groupalia, grazie alle quali iPhone e simili si trasformano in bussole del risparmio. E proprio la geolocalizzazione è il tratto distintivo di Facebook Deals, che permette di visualizzare sul display del cellulare la mappa delle offerte attive nelle vicinanze. Basta raggiungere la meta e fare «check in» per guadagnarsi il diritto allo sconto, informando immediatamente la propria rete di contatti dell’affare concluso.
Elvira Pollina