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 2011  febbraio 26 Sabato calendario

INSULTI ANRISEMITI. LO STILISTA GALLIANO CACCIATO DA DIOR —

«Io sono lo stilista John Galliano!» sono le uniche parole non completamente prive di senso gridate dal creativo della maison Dior giovedì sera, verso le 21, tra i tavolini all’aperto del caffè La Perle. Poi lo hanno portato via, perché quella incontrovertibile affermazione concludeva un imbarazzante show alcolico durante il quale il 50enne britannico nato a Gibilterra si è prodotto in una lunga tirata antisemita, pronunciata nel cuore della Parigi ebraica, il Marais, dove lui stesso abita da anni. Nonostante i molti testimoni e il verbale della polizia lui nega le frasi razziste. Ma intanto, Dior lo ha già sospeso dall’incarico. Galliano è l’uomo che quindici anni fa ha preso in mano un marchio un po’ appassito ridandogli smalto a colpi di genio e provocazioni, come nella sfilata «Clochard» del 2000, un omaggio involontariamente quasi comico all’ «ingegnosità usata dai senza tetto per vestirsi» (le associazioni di aiuto ai barboni andarono con i cartelli davanti a Dior a manifestare). Venerdì prossimo Galliano sarà chiamato a fare di nuovo sensazione presentando al museo Rodin la nuova collezione autunno-inverno, ma è possibile che la sfilata venga annullata. Lo scandalo, purtroppo, lo ha già creato con l’aggressione dell’altra sera. «Ero seduta ai tavoli all’aperto del bar con un amico, stavo bevendo una birra, il tavolino accanto era libero — ha raccontato ieri alla radio Europe 1 Géraldine Bloch, 35 anni —. Un tipo bizzarro si siede, ordina un mojito e dopo tre secondi mi dice di chiudere il becco perché non sopporta la mia voce, mi chiama "lurida put… ", dice che sarebbe stato meglio non essere nata tanto sono immonda, brutta e volgare, poi continua a ripetermi in inglese “ put… ebrea”. Sono andata a lamentarmi da una cameriera, che mi ha detto di rivolgermi ai due uomini della sicurezza; e quelli mi rispondono "Ci dispiace, quel tipo meriterebbe due schiaffi ma non possiamo toccarlo, è una star, è John Galliano, meglio che te ne vai altrimenti per te finisce male". Sono tornata scandalizzata al mio posto a finire la mia birra, il mio amico è intervenuto e Galliano gli ha urlato più volte "sporco asiatico di m…, ti ammazzo". Non sono ebrea, ma oggi mi sento solidale con ebrei, arabi, asiatici, chiunque debba subire violenze simili» . Secondo il verbale della polizia, Galliano avrebbe anche tirato i capelli della donna. Poco dopo essere stato portato in commissariato (tasso alcolemico di 1,1), il magistrato ha telefonato per farlo rilasciare. Lo stilista, tramite l’avvocato Stéphane Zerbib, nega tutto: «C’è stato un litigio; Galliano è stato vittima di un’aggressione verbale ma non ha mai risposto pronunciando quegli insulti» . Il presidente di Christian Dior, Sidney Toledano, ha ricordato la «tolleranza zero» della maison nei confronti del razzismo annunciando che lo stilista è stato sospeso dalle sue funzioni «in attesa dei risultati dell’inchiesta» .
Stefano Montefiori