ROBERTO GIOVANNINI, La Stampa 25/2/2011, pagina 29, 25 febbraio 2011
Due gioielli italiani finiscono in orbita - Un giorno un po’ speciale per l’Italia dello spazio, un giorno da celebrare
Due gioielli italiani finiscono in orbita - Un giorno un po’ speciale per l’Italia dello spazio, un giorno da celebrare. Dal centro di controllo di Tolosa gli operatori sorvegliano l’attracco alla Stazione Spaziale del cargo europeo ATV-2, grosso come un autobus a due piani, la cui struttura stagna è stata costruita a Torino, nello stabilimento di Thales Alenia Space. A Cape Canaveral, negli Usa, a bordo dello shuttle Discovery (ultima missione prima di finire in un museo) ieri sera è partito un altro modulo costruito a Torino, «Leonardo». Per anni come cargo è stato trasportato 10 volte sulle navette; adesso è diventato una nuova «stanza» permanente della Stazione ISS. A seguire dalla ISS le operazioni di aggancio (automatica per l’ATV, con un braccio meccanico per «Leonardo») c’è Paolo Nespoli, l’astronauta italiano dell’Agenzia spaziale europea impegnato in una missione lunga sei mesi. L’aggancio di ATV-2 «Johannes Kepler» è una complicata danza spaziale in cui due oggetti che corrono intorno alla Terra a 27.700 km all’ ora devono avvicinarsi in modo sicuro. Un balletto che deve rispettare le leggi della meccanica orbitale: se si vuole salire di quota bisogna accelerare, se si vuole scendere bisogna frenare, per andare dritti bisogna che i computer aggiustino con continue spinte la direzione. Una danza che negli ultimi 19 metri fa muovere il veicolo europeo a pochi centimetri al secondo. Non si può certo correre il rischio di mandare a sbattere l’«autobus spaziale» contro la Stazione, un giocattolo da 100 miliardi di euro. Operazione riuscita, nella sala applausi e abbracci. ATV-2 è costato (lancio compreso) 430 milioni, pesa 20 tonnellate, di cui 7 di carico utile. Esperimenti scientifici, materiale per la Stazione e per gli astronauti, come cibo fresco e abiti. E soprattutto carburante con cui «Johannes Kepler» alzerà di 40 km la quota della ISS cui è agganciato. Poi, carico di rifiuti, brucerà nell’atmosfera. Nel febbraio 2012 toccherà al terzo cargo, dedicato al fisico italiano Edoardo Amaldi. E se la politica si muoverà, tra qualche anno l’ATV potrà portare giù sulla Terra materiale dentro una capsula conica protetta da uno scudo termico. E dal 2020, diventare una navicella spaziale per portare in orbita e poi a casa astronauti europei. Un sogno?