il manifesto 25/2/2011, 25 febbraio 2011
CINA, QUATTRO UIGURI CONDANNATI A MORTE
Quattro uomini sono stati condannati a morte nel Xinjiang - la regione del nord ovest della Cina a maggioranza musulmana - perché riconosciuti colpevoli di una serie di attentati che, tra l’agosto e il novembre scorso, avrebbero ucciso nove persone. Gli attacchi sarebbero avvenuti nelle città meridionali di Kotan e Aksu, roccaforti del separatismo uiguro (il popolo di lingua turca e religione islamica sopraffatto negli ultimi anni da una massiccia immigrazione nella regione di cinesi di etnia han). Secondo le organizzazioni per i diritti umani, dopo la rivolta del luglio 2009 (nel capoluogo regionale Urumqi furono uccise circa 200 persone) le autorità hanno usato più volte l’accusa di «attività separatistiche» per reprimere il popolo uiguro.