Nino Sunseri, Libero 23/2/2011, 23 febbraio 2011
AFFITTI REGALATI Settemilionil’anno.Circa80solo negli ultimi dieci anni. È questo il “valore” dello scandalo degli affitti di favore al Pio Albergo Trivulzio
AFFITTI REGALATI Settemilionil’anno.Circa80solo negli ultimi dieci anni. È questo il “valore” dello scandalo degli affitti di favore al Pio Albergo Trivulzio. A fare i calcoli il sito “Linkiesta”, appena avviato per iniziativa di un gruppo di giovani cronisti. A perderci, causa la pessima amministrazione dell’ente, sono soprattutto il Comune di Milano e la Regione che detengono la maggioranza dell’istituto e nominano i vertici. Chissà, quante scuole si potevano costruire con ottanta milioni? O come potevano potevano essere investiti per migliorare i servizi ai cittadini milanesi? Ottanta milioni sono una cifra importante. Risorse che al sindaco Moratti avrebbero fatto gran comodo. Invece l’attività immobiliare svolta attraverso la vecchia Baggina, tanto cara ai milanesi, si dimostra un vero disastro. Gli ottanta milioni di minori incassi oltre che una stima, sono anche un’approssimazione per difetto. La stragrande maggioranza dei contratti di locazione è ancora in vigore. Prima di poterli rinnovare passerà del tempo. Nel frattempo le perdite continueranno a crescere. Ad avvantaggiarsene sono stati dei milanesi che certamente non avrebbero avuto problemi a prendere in affitto un appartamento a prezzi di mercato. Senza le agevolazioni concesse dai canoni low cost del Trivulzio. Sicuramente molto pio nei confronti degli inquilini eccellenti. Alcuni di loro con i soldi risparmiati solo negli ultimi dieci anni potrebbero acquistare un altro appartamento. Magari non meno lussuoso di quello che abitano oggi. I conti li facciamo con Marco Tirelli, titolare dello studio “Tirelli & Partners” specializzato proprio nella gestione di immobili di lusso a Milano. Esattamente come quelli affittati agli inquilini più blasonati del Trivulzio. Non a caso marco Tirelli conosce bene quelle zone. In ognuna di essere ha fatto diversi affari. Sia vendite sia affitti. Ma a prezzi ben più alti rispetto alla beneficienza del Pat. Viene così fuori che il record del risparmio tocca a Renata Colorni, che dirige “I Meridiani” Mondadori: per i suoi 148 metri quadri in via Santa Marta ha speso, negli ultimi dieci anni, circa 97 mila euro. «In quella strada che si trova in pieno centro storico le quotazioni sono ben più alte» spiega Tirelli. Il prezzo di mercato avrebbe comportato una spesa di almeno 372 mila euro. Un bel risparmio quello realizzato in dieci anni: oltre 200 mila euro. Se Renata Colorni li avesse messi da parte potrebbe acquistare un altro appartamento lasciando il a chi ne ha bisogno. Un bel gruzzoletto è stato messo da parte anche da Cinzia Sasso, cronista di Repubblica e fidanzata del candidato del centrosinistra al Comune di Milano, Giuliano Pisapia. Per 118 metri quadrati in Corso di Porta Romana la Sasso ha pagato, solo negli ultimi dieci anni, intorno ai 68 mila euro. Ne ha risparmiati almeno centomila secchi. In realtà il tesoretto è ancora più consistente, considerando che il contratto è vecchio di ventidue anni. In assoluto chi ha fatto l’affare migliore è Carla Fracci, indimentiocata etoile della Scala. Ma anche donna molto capace nel far di conto. I 187 metri quadri che ha affittato al numero 5 di via della Spiga avrebbero imposto a prezzo di mercaato une esborso di almeno 750 mila euro in dieci anni. Madame Fracci se l’è cavata con 460 mila. Un bel salto per rafforzare il patrimonio di famiglia. Si accontenta di poco (41 mila euro di minor spesa) Giuseppe Marotta, direttore generale della Juventus. Ma in fondo l’ appartamentino è piccolo (49,30 mq) e la zona per quanto centrale (via Montebello) è solo sul limitare di Brera. A differenza, invece, del collega milanista Ariedo Braida, che nel quartiere che rappresenta un po’ il cuore di Milano ha una casetta. Piazza del Carmine: 84,59 metri quadrati. In dieci anni gli sono costati circa 173 mila euro. Ne ha risparmiati 82 mila.