Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  febbraio 24 Giovedì calendario

NIENTE STOCK OPTION, A MARCHIONNE IL PREMIO FEDELTA’ —

La Grande crisi taglia la redditività. E il taglio di redditività fa saltare le stock option. Almeno per Sergio Marchionne e per gli altri top manager del Lingotto. Con il numero uno del gruppo "blindato"comunque dal consiglio d’amministrazione: le azioni gratuite previste per il 2011 saranno legate a una sola condizione. La sua permanenza alla guida di Fiat-Chrysler.
Pubblica il bilancio 2010, Torino, e insieme ai dati già noti arrivano i "conti"delle retribuzioni ai vertici. Si scopre, così, che lo "stipendio"dell’amministratore delegato scende a 3,47 milioni dai 4,8 di un anno fa. E che più di lui ha guadagnato Luca Cordero di Montezemolo: sale, nell’anno in cui ha lasciato la presidenza Fiat a John Elkann, da 5,1 a 8,7 milioni (quasi tutti, 7,45 milioni, dalla Ferrari). Poiché però è sulle stock option di Marchionne che si sono concentrate molte delle polemiche degli ultimi mesi, è lì che cade l’attenzione. Ed è lì che arriva il secondo "taglio". Il piano (2006) prevedeva che gli fossero attribuite 5 milioni di opzioni «libere» e altri 5 milioni collegate «al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività» per il 2007-2010. Nessun problema per il 2007. Per i tre anni successivi, invece, effetto crisi (anche se il 2010 ha portato 10 mila dipendenti in più nel gruppo, quasi tutti in America Latina): obiettivi mancati. Per cui a Marchionne, come ai manager coinvolti nelle stock option legate ai risultati, andrà solo il 25%del pacchetto previsto.
Viene in ogni caso blindato dal consiglio, l’uomo che per l’integrazione Fiat-Chrysler fa settimanalmente la spola tra Italia e Usa. Dopotutto, il 2010 è stato pure l’anno dello spin off (oltre che dei contratti modello Pomigliano-Mirafiori: e già si riapre un fronte Melfi per la decisione di ridurre anche lì le pause da 40 a 30 minuti). Dunque, primo: il board accerta il diritto di Marchionne a ricevere 375 mila diritti per azioni gratuite «a seguito del raggiungimento degli obiettivi gestionali assegnati» . Secondo: la fiducia in lui resta totale visto che, per il 2011, il diritto a ottenere gli altri titoli già previsti è ora subordinato solo alla permanenza in carica.
R. Po.