Irene Greguoli Venini, ItaliaOggi, 15/02/2011, 15 febbraio 2011
OUTLET SUL WEB, IN ITALIA IL FATTURATO 2010 DI PRIVALIA VOLA A +235%
Un club privato online che seleziona ad hoc e riserva per i soci capi firmati, con sconti fino al 70%, allestendo, per ogni collezione, un temporary shop monomarca sul web: è questa la proposta grazie a cui Privalia, adottando la formula della vendita-evento, ha raggiunto nel 2010 un fatturato globale di 168 milioni di euro, con una crescita del 141% rispetto al 2009.
In Italia, dove l’azienda fondata a Barcellona nel 2006 da Lucas Carné e José Manuel Villanueva, che hanno anche lanciato il sito di social shopping Groupalia (www.groupalia.com) è presente dal 2008 (www.privalia.com), la crescita è stata invece del 235%, con un fatturato di 35 milioni di euro.
Tutto merito, secondo Valentina Visconti, chief executive officer della filiale tricolore della società, della «capacità di ottimizzare l’offerta, grazie anche alla scelta vincente dei fondatori, che hanno capito che ogni paese ha i suoi marchi preferiti e i suoi gusti, in base a cui viene costruita, per ogni vendita, una collezione che abbia appeal per il pubblico».
Grazie agli accordi stipulati con i distributori ufficiali, i brand che si possono trovare oggi in Privalia, cui ci si può iscrivere gratuitamente, sono circa 500 e vanno dalla moda, allo sportswear, agli accessori, all’abbigliamento per bambino, alle calzature e articoli per la casa. Ogni campagna di vendita, che dura 3 giorni, parte dalla selezione del prodotto, per passare poi alla scelta dei modelli per lo shooting, ai servizi fotografici (ogni giorno vengono scattate circa 4 mila fotografie), alla descrizione degli articoli proposti fino alla comunicazione con i soci che avviene, oltre che sul sito, attraverso Facebook (dove Privalia è presente con un fan shop), Twitter e un blog. Gli sconti sui prodotti offerti arrivano fino al 70% e ogni mese ci sono circa 80 campagne vendita monomarca (in Italia) dedicate ai soci, che nella Penisola sono 1,3 milioni, mentre nel mondo sono più di 6 milioni. «E c’è ancora spazio per crescere», sottolinea Visconti, considerando che «nel nostro paese ci sono 23 milioni di internauti, di cui solo 8 milioni, il 22%, fanno acquisti online».
Fondamentale in tutto ciò sono «l’individuazione dei marchi e del prezzo, oltre all’attenzione nello studiare l’ambientazione corretta per i diversi brand, in modo da creare un temporary shop in cui si respiri l’atmosfera del marchio. E’ per questo che proponiamo la collezione e non il singolo prodotto». Tra gli articoli più venduti ci sono i foulard, i jeans, ma anche le scarpe, l’abbigliamento per il bambino e la biancheria per la casa. Inoltre, secondo quanto rilevato da NetObserver, Privalia è oggi il sito di vendita di capi di abbigliamento, calzature e accessori preferito dagli internauti italiani.
L’azienda sta anche valutando l’idea di ampliare l’offerta ad altre categorie, come il beauty e l’arredamento. I piani di espansione di Privalia, presente anche in Spagna, Brasile e Messico, riguardano pure nuovi mercati da conquistare. «Oggi siamo davvero una società globale, con interessi crescenti sia in Europa che in Sud America», dichiarano Carné e Villanueva. «Le nostre ambizioni di crescita sono inoltre rafforzate dalla recente iniezione di capitali, pari a 70 milioni di euro (ad opera di due nuovi investitori: General Atlantic e Index Ventures, ndr), che ci consentirà di cogliere già nel 2011 interessanti occasioni di espansione su nuovi mercati sia attraverso una crescita organica che attraverso acquisizioni».