Matteo Oxilia, Leggo 24/2/2011, 24 febbraio 2011
IN VENETO SCATTA L’EQUO-CANE
Vaglielo a dire a Fido, «mi dispiace, non puoi stare in casa, sei di troppo». A Sorgà, tremila anime umane e altrettante animali nella bassa veronese, il sindaco era stufo: lamentele, querele. E così ha imposto limiti alla libertà nel poter tenere cani e gatti in appartamento, applicando l’inedita formula del cane (o gatto) a metro quadro.
Oggi il Consiglio comunale discuterà la cosa, ma non sarà facile perché le associazioni degli animalisti sono insorte, annunciando una manifestazione per protestare contro il nuovo provvedimento: limite di due cani di piccola o media taglia per appartamento, oppure un solo cane di grossa taglia. Chi ama i gatti potrà invece tenerne al massimo due in casa, oppure un gatto e un cane di media taglia. Per le case singole o le villette a schiera con giardino il regolamento impone un’area minima di 100 metri quadri per animale e comunque non più di tre cani o quattro gatti.
«Non ci siamo inventati niente - spiegano dal municipio - la Regione Veneto già prevedeva il limite a 5 animali domestici, e noi comunque valuteremo caso per caso, non vogliamo imporre niente. Siamo stati costretti a mettere dei paletti perché qui le denunce e le lamentele tra vicini sono all’ordine del giorno». Di certo è un provvedimento destinato a far discutere a lungo. Ma che dire delle altre «perle» dei Comuni italiani raccolte negli archivi? A Eraclea (Venezia), per restare in zona, il Comune ha proibito i castelli di sabbia e le buche in spiaggia. A Eboli (Salerno) evitate di baciare qualcuno in macchina o vi arriverà un verbale di 500 euro.
A Mantova 110 euro di multa per chi provoca odori molesti dalle cucine. Passate per Voghera? Attenzione a non sedervi sulle panchine, dopo le 23, in più di 3 persone. A Capri invece il Comune vieta di girare in strada con gli zoccoli. Fanno, dicono, troppo rumore.