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 2011  febbraio 23 Mercoledì calendario

IN FILA DAL DOTTOR COMPUTER "CURA MEGLIO DELL´UOMO"

L´ultimo arrivato è "Watson", il supercomputer dell´Ibm. Nel giro di due anni potrebbe diventare il braccio destro del medico. Rispondere alle sue richieste, attingere al sapere delle enciclopedie e delle ricerche scientifiche, perfezionare le diagnosi. Protagonisti dello studio i ricercatori del Columbia University Medical Center e della University of Maryland School of Medicine.

Stanno lavorando per fare della tecnologia che riconosce la voce, e degli algoritmi che si districano tra le memorie digitali, un aiuto cibernetico. Qui porta la strada degli studi sull´intelligenza artificiale: computer che imparano dagli errori e ottengono, proprio come nel popolare telequiz americano "Jeopardy!" prestazioni migliori di quelle umane. I risultati sono promettenti, ha raccontato New Scientist, in un numero dedicato ai sistemi di intelligenza artificiale in campo medico. Uno dei più efficaci è il Quick Medical Reference, Decision Theoretic (QMR-DT), rete che conosce 600 malattie e 4000 sintomi collegati e che, nei test, ha fatto diagnosi migliori di quelle degli umani. E se per un neonatologo è difficile dire se un bambino prematuro avrà problemi di salute, PhysiScore dei ricercatori dell´Università di Stanford lo fa a partire da dati come il peso alla nascita e il battito del cuore. «Nelle prime tre ore di vita sappiamo se saranno sani o quali potrebbero avere complicazioni, anche se si manifestano dopo due settimane», racconta Daphne Koller.
Ha debuttato due giorni fa in Gran Bretagna un orologio da polso che misura la pressione, più accurato di quelli tradizionali applicati al braccio, creato dai ricercatori dell´Università di Leichester. Con un sensore all´interno di un cinturino misura la pressione direttamente nell´aorta.
Anche l´Italia vanta i suoi progetti. Sono in attesa di pubblicazione i risultati dei ricercatori dell´Infn per accelerare la lettura della Tac ai polmoni nello screening anti-cancro che, come dimostrato da diversi studi, se fatto precocemente può ridurre la mortalità di almeno il 20 per cento. Il sistema di intelligenza artificiale applicato alla diagnosi medica del team di Piergiorgio Cerello si basa su tre algoritmi che appena acquisita l´immagine ricercano nelle tomografie i noduli polmonari e identificano l´80 per cento di quelli rilevanti, con una media di 3-4 falsi per paziente. «Il progetto Magic 5 è iniziato nel 2004, i risultati ottenuti ci permettono di dire che potrebbe essere messo al servizio dei radiologi fornendo le informazioni di supporto alla refertazione in tempi rapidi», racconta Cerello. E anticipa: «Ci stiamo occupando nell´ambito dello stesso progetto anche dell´analisi delle neuroimmagini per la diagnosi precoce dell´Alzheimer».
Il dottor Robot sostituirà quelli in carne ed ossa? I ricercatori che progettano questi sistemi ne sono convinti, tanti specialisti credono di no: «Uno dei problemi in futuro sarà di organizzare in modo coerente queste conoscenze, che non riusciranno a rispondere all´individualità biologica di ciascuno. Per curare serve ancora l´esperienza del medico», dice Amedeo Bianco, presidente nazionale dell´ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri. E per l´internista Rodolfo Cavaliere: «Quello dell´intelligenza artificiale sarà un enorme supporto, ma ogni persona racconta il sintomo che sente e l´intermediazione del medico è essenziale per ridurre l´errore di diagnosi».