varie, 23 febbraio 2011
Anna Maria Valobra, 68 anni. Vedova, residente a Baschi in provincia di terni, collaboratrice saltuaria nel ristorante dello chef Vissani, di cui era cugina, tutti i fine settimana li trascorreva a Orvieto Scalo a casa del figlio Antar Lombardo, 37 anni, affetto da sclerosi multipla, disoccupato, una pensione di invalidità, costretto a camminare con una stampella, a detta di tutti «gentile ed educato»
Anna Maria Valobra, 68 anni. Vedova, residente a Baschi in provincia di terni, collaboratrice saltuaria nel ristorante dello chef Vissani, di cui era cugina, tutti i fine settimana li trascorreva a Orvieto Scalo a casa del figlio Antar Lombardo, 37 anni, affetto da sclerosi multipla, disoccupato, una pensione di invalidità, costretto a camminare con una stampella, a detta di tutti «gentile ed educato». L’altra domenica come d’abitudine preparò la cena per tutti e due, si mise il pigiama e andò a dormire. Il Lombardo, quando la sentì russare, entrò in punta dei piedi nella sua stanza impugnando un martello e con quello la colpì una decina di volte sulla testa, sfondandole il cranio. Quindi avvolse il cadavere con una coperta, fece le valigie, prese le carte di credito della morta, e a bordo della sua Clio raggiunse un hotel vicino all’autostrada dove prese una stanza in cui dormì un paio d’ore. Alle 3 di notte uscì e andò dai carabinieri, dicendo di aver perso le chiavi di casa. Quelli lo accompagnarono nel suo appartamento, trovarono il cadavere, e lo riportarono in caserma. Dopo dieci ore di interrogatorio, il Lombardo spiegò di aver ucciso la madre perché aveva un tumore ai polmoni: «Non volevo vederla più soffrire» Alle 23,30 di domenica 20 febbraio in un bilocale di via Paglia 7 a Orvieto scalo.