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 2011  febbraio 23 Mercoledì calendario

SPOSARSI CON LO SPONSOR, PER VOCE ARANCIO

Secondo un’indagine dell’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) pubblicata poche settimane fa, un matrimonio costa agli sposi circa 27mila euro.
Queste le principali voci di spesa: 375 euro per le partecipazioni; 1.750 per le bomboniere; 400 per i confetti; 3.000 per l’abito della sposa; 2.200 per l’abito dello sposo; 225 euro per trucco e acconciatura; 100 per il bouquet; 425 le fedi nuziali; 700 il noleggio auto; 625 gli addobbi floreali in chiesa; 1.250 gli addobbi floreali per il ricevimento; 2.500 per affittare la sala da pranzo; 7.500 per il catering o il ristorante; 275 euro per la torta; 1.500 euro per le foto e il video; 3.500 per il viaggio di nozze; 500 per l’animazione e la musica (fonte: Adoc).
Le cifre di un matrimonio non sono alla portata di tutti, specialmente dei più giovani. Così sempre più spesso ci sono coppie che cercano sponsor per le loro nozze. E la ricerca avviene quasi sempre in rete. Per esempio Elisa Di Cristofano e Walt Zecca, residenti a Mediglia, Sud-Est di Milano. Ventiseienni, impiegata e barista nel weekend lei, studente in Economia alla Cattolica e barman in discoteca lui, hanno una bambina di sette anni e un mutuo da pagare. Eppure non vogliono rinunciare al sogno di un matrimonio classico. Racconta la ragazza al Corriere della Sera: «Anche riducendo le spese al minimo, non si scende sotto i seimila euro. Mi serviva uno spunto per un matrimonio economico. L’ho trovato su Internet, in un articolo che raccontava le esperienze di alcune coppie americane “sponsorizzate”». Hanno così aperto il blog Mi sposo con lo sponsor per trovare aziende e persone che desiderino offrire servizi e prestazioni per le loro nozze in cambio di pubblicità.
In due mesi Elisa e Walt hanno trovato chi si occuperà di trucco e acconciatura della sposa, sponsor per i loro vestiti, le fedi, l’auto per andare in chiesa, le partecipazioni, le bomboniere, il fotografo per servizio fotografico e filmino, due musicisti per allietare il pranzo. Le nozze sono fissate per il 18 giugno.
Elisa e Walt non sono gli unici promessi sposi in cerca di sponsor. Daniela e Rubens, che si sposeranno ad Acireale il 26 agosto, da novembre a oggi hanno trovato: la truccatrice, la parrucchiera, tantissime wedding planner, il fotografo, il catering, i confetti, l’auto a nolo, il musicista.
A ciò si aggiunga il crescente interesse di giornali e tv. Daniela e Rubens a gennaio sono stati invitati a partecipare alla trasmissione I perfetti innamorati su Raiuno e alla fine della serata si sono portati a casa un viaggio di nozze da 11mila euro.
Basta leggere i commenti ai post scritti dagli aspiranti sposi per rendersi conto che le nozze con lo sponsor sono destinate a diffondersi sempre di più. Sotto la presentazione di Daniela e Rubens si legge: «Non vedo l’ora di sposarmi… sponsorizzando le mie nozze ovviamente»; «seguirò le vostre orme»; «Anch’io dovrei sposarmi solo dopo 15 anni di fidanzamento e continuo a fare a mente un po’ di conti che spesso non tornano… Vorrei provare anch’io, mi date qualche consiglio utile??» ecc.
Altri promessi sposi in cerca di finanziamenti sono Mery e Fernando, che hanno deciso di sposarsi nel 2011 e sono già a buon punto con gli sponsor (hanno aperto il blog a novembre). Anche loro sono stati invitati in tv (Pomeriggio sul Due il 4 febbraio).
Se in Italia questo fenomeno sta prendendo piede solo da poco, negli Stati Uniti si è affermato da almeno cinque anni. Tra i primi ci furono Dave Kerpen e signora, residenti a Brooklyn, che nel 2006 organizzarono il matrimonio nello stadio KeySpan di New York, davanti a 7.000 spettatori, inclusi i 500 invitati alle loro nozze. Spesero 20mila dollari. Trovarono sponsor per anelli, vestiti e fiori, in cambio esposero i nomi in enormi cartelli, davanti al vasto pubblico. Naturalmente i primi esperimenti erano molto diversi dalla tendenza attuale, che non prevede uno scenario ampio come uno stadio e invece necessita soprattutto di un sito o un blog.
Tra i primi a utilizzare la sponsorizzazione, i parigini Natacha e Vincent, che sono riusciti a sposarsi il 20 settembre 2009 grazie a tredici sponsor. Il primo passo è stato la creazione di un blog, circa un anno prima della data prescelta. È bastato un servizio su una rete televisiva, incuriosita dall’iniziativa, per attirare i primi partner commerciali. Poi sono arrivati tutti gli altri, per un risparmio di circa cinquemila euro sui dodicimila previsti. Natacha e Vincent hanno poi scelto la Sardegna per il viaggio di nozze.
In Francia, subito dopo Natacha e Vincent, sono arrivate tante altre coppie. Jeff e Julie, per esempio, sono riusciti a conquistare una quarantina di sponsor, riducendo ai minimi l’esborso. I due ragazzi si sono conosciuti su internet e la dimestichezza con la rete ha agevolato la ricerca di aziende disposte a sostenerli in cambio di visibilità a basso costo, tramite link e soprattutto reportage di tv, giornali locali e siti di informazione, o ancora sotto forma di adesivi ben in vista sull’auto dei fidanzati.
Altro caso: la coppia canadese formata da Jane MacNeil e Andrew Hall. Mesi addietro organizzarono il matrimonio offendo promozione a professionisti e ad aziende per ottenere sconti e regali per il loro grande giorno. I due ragazzi offrivano la distribuzione dei biglietti da visita degli sponsor agli invitati e all’addio al celibato si sono fatti immortalare indossando t-shirts con i nomi dei finanziatori.
Come si può fare pubblicità agli sponsor in un matrimonio? Scrivono Mery e Fernando: «In genere tutto ha inizio con un blog online dove le aziende che accettano di collaborare al progetto, in cambio di ciò che ci offriranno, riceveranno uno spazio con la descrizione dettagliata della loro attività, saranno presenti in un elenco sempre in primo piano con tutti i loro dati e indirizzi. Inoltre, nel caso organizzassimo una festa di addio al celibato o al nubilato, potremmo far stampare delle magliette coi nomi dei nostri sponsor e nel giorno del matrimonio i modi per fare pubblicità sono davvero tanti e diversi per il tipo di servizio che si è ricevuto: ad esempio, per un atelier, potremo avere un’etichetta discreta ricamata sul vestito col loro nome; se ci serviremo del noleggio auto potremo avere sopra la targa il nome dell’autonoleggio; prevedere dei bigliettini di ringraziamenti per le aziende che avranno collaborato all’interno delle bomboniere; nella sala dove si svolgerà il ricevimento potremmo avere uno spazio dove collocare una lista delle aziende da ringraziare (sempre in maniera discreta!); per il trucco e parrucco magari un vero backstage con tanto di foto da pubblicare sul blog ecc.».
A chi si possono chiedere consigli se ci si vuole sposare in questo modo? Difficilmente si troverà un wedding planner preparato nella materia. Meglio rivolgersi alle coppie che già stanno utilizzando la sponsorizzazione. Per esempio proprio Mery e Fernando hanno messo in piedi una sorta di rete di finanziatori per coppie desiderose di seguire il loro esempio.
Poi c’è anche chi s’inventa il mestiere di wedding planner specializzato in matrimoni con pubblicità. È il caso del blog E vissero felici e contenti, dove la proprietaria, che si fa chiamare Trilly, dà consigli ai promessi sposi e pubblica l’elenco delle aziende disposte a praticare sconti alle coppie che si rivolgeranno a loro utilizzando il blog come tramite. Unico limite: per il momento gli sponsor sono quasi tutti nella stessa area geografica (La Spezia) e quindi non utilizzabili da sposi di altre regioni.
Alcuni consigli per chi è alla ricerca di uno sponsor per il proprio matrimonio. Innanzitutto organizzarsi con largo anticipo: meglio prevedere almeno un anno per la ricerca dei finanziatori. Una volta stabilita la data delle nozze, aprire un blog in cui si racconta la propria storia e si fissano gli obiettivi. Può essere molto utile avere anche una pagina su social network come Facebook, proprio come fanno le aziende in cerca di clienti. Ci si può rivolgere alle coppie che già sono a buon punto nella ricerca di sponsor e hanno una lista di finanziatori a caccia di visibilità.
Quali le maggiori difficoltà? Ecco cosa scrive Marina Martorana, esperta di consumi e risparmio, sul Corriere della Sera: «Non credo sia tanto semplice da realizzare, per quanti non sono, come si suol dire, vip. Bisogna avere doti creative, persuasive e managerali. La giovane coppia canadese formata da Jane MacNeil e Andrew Hall mi aveva colpita, più che altro, per il talento marketing-pubblicitario».
Un grande aiuto può arrivare dall’interessamento dei media. I quali, tuttavia, si suppone saranno sempre meno interessati a questo fenomeno quanto più diventerà abituale. Quindi forse occorre fare presto ed essere tra i primi sposi sponsorizzati.
Clicca qui per leggere il racconto dello scrittore Paolo Giordano, pubblicato sul settimanale Gioia e dedicato alle coppie in cerca di sponsor. Protagonisti: Carla e Simone.