Manuela Sasso, Lettera43.it 21/2/2011, 21 febbraio 2011
Grassi e tassati - I titolari di kebab, friggitorie, e persino alcune filiali di Mc Donald’s sono finite nel mirino dei salutisti: potrebbero essere costretti a pagare ben mille sterline (quasi 1
Grassi e tassati - I titolari di kebab, friggitorie, e persino alcune filiali di Mc Donald’s sono finite nel mirino dei salutisti: potrebbero essere costretti a pagare ben mille sterline (quasi 1.200 euro) in cambio dell’autorizzazione ad aprire i battenti. I proventi di quella che è stata ribattezzata ’tassa sul grasso’ servirà a finanziare campagne di comunicazione sul mangiar sano. Accade a Oldham, città con più di 100mila abitanti nella contea metropolitana della grande Manchester. ASSISTENTI DI VOLO A DIETA. La Gran Bretagna, comunque, non è l’unico Paese ad aver sposato la crociata anti-grasso. Molto più a sud, la Turkish Airlines, compagnia di bandiera turca, ha intimato a 28 assistenti di volo di dimagrire, pena il licenziamento. I dipendenti avranno tempo sei mesi per fare pace con la bilancia, ma intanto sono stati messi in aspettativa. Con ordine. Il Consiglio comunale di Oldham discuterà della ’tassa sul grasso’ in una delle prossime sedute, ma la strada pare tracciata: arriverà il via libera alla sperimentazione. LA PROPOSTA ANCHE A LONDRA. Di più. La formula è piaciuta al sindaco di Londra, Boris Johnson, che si prepara ad avanzare un’iniziativa simile. Ad Oldham, l’idea è venuta al sindaco David Jones e al suo capo di gabinetto, Charlie Parker quando hanno scoperto, passando al vaglio i numeri di un’indagine sulla città, che quasi un bambino su cinque tra i dieci e gli 11 anni è obeso. Il risultato: gli esperti consultati dal comune hanno previsto che, gioco forza, il numero di adulti pesantemente sovrappeso è destinato ad aumentare nei prossimi anni. DISINCENTIVARE IL JUNK FOOD. Pensa e ripensa sindaco e capo di gabinetto hanno proposto ai consiglieri comunali la ’tassa sul grasso’. Obiettivo: disincentivare l’apertura di negozi che commerciano cibi grassi e obbligare i titolari a mettere mano al portafogli per far fronte a una parte delle spese che il comune ogni anno sostiene per prevenire l’obesità. Apriti cielo. IL MALCONTENTO DIFFUSO. La proposta ha suscitato una mezza rivolta. I consiglieri più critici la hanno bollata come un salasso, destinato a penalizzare soprattutto i piccoli commercianti, quelli di vicinato. È intervenuta anche la Federazione delle piccole imprese che ha definito la mossa del sindaco addirittura ’deplorevole’ e ha proposto un’alternativa: «Crediamo che questo genere di imposta debba essere reinvestito nelle politiche di sviluppo economico». Tra i commercianti è esploso il malcontento. Questo il ragionamento condiviso dalla maggior parte di essi: «Se il comune deciderà di chiedere una tassa di mille sterline a ciascun negoziante, allora decine di piccole imprese falliranno. Forse davvero cibi grassi non dovrebbero essere venduti ai bambini in età scolare. C’è anche da dire, però, che la gente dovrebbe essere libera di scegliere ciò che desidera mangiare». La ’tassa sul grasso’, secondo le intenzioni dei promotori, dovrebbe essere applicata a ogni impresa che chiede una licenza per servire cibi da asporto. Ma, sotto la scure del comune, potrebbero cadere anche alcune grandi catene come Mc Donald’s, Burger King e Pizza Hut. David Herne, coordinatore del tavolo sulla Salute Pubblica della contea di Manchester ha applaudito all’iniziativa: «Sosterremo ogni azione che cerca di contrastare la piaga dell’obesità infantile. Il cibo dei take away purtroppo è l’unico regime alimentare per molte fasce di popolazione, le più povere. E comunque questi locali costituiscono sempre di più motivo di preoccupazione e apprensione per i residenti». PIÙ CONTROLLI NEI TAKE AWAY. Non per nulla il comune sta valutando anche di incrementare i controlli nei take away (che sono gestiti per lo più da stranieri) e di limitarne il numero in città: non ne saranno consentiti più di due nella stessa via e comunque dovranno essere posti a distanza di 500 metri dalle scuole. DA MANCHESTER A LONDRA. Oldham potrebbe fare da apripista: non è affatto escluso che la ’tassa sul grasso’ e la stretta sui take away siano applicate anche in altre città della contea metropolitana di Manchester. E a Londra, se la sperimentazione darà buoni risultati. Intanto migliaia di chilometri più a sud la Turkish Airlines è già entrata in azione, chiedendo mesi fa ai propri dipendenti di dimagrire. L’azienda non ha confermato l’indiscrezione, ma sulla stampa locale è circolato questo comunicato interno: «Peso e altezza sono fattori importanti in tutte le compagnie aeree. Sono criteri fondamentali sia per la presenza sia per la capacità di potersi muovere». A finire nel mirino dell’azienda 28 tra piloti e assistenti di volo, 13 dei quali sono donne. Izzet Levi, responsabile dell’associazione assistenti di volo, per esempio, ha raccontato di essere stato posto in congedo forzato. Misura accompagnata dalla richiesta di perdere almeno dieci chili.