Stefano Sansonetti, ItaliaOggi 22/2/2011, 22 febbraio 2011
LO SVILUPPO DELLE CONSULENZE
La fetta più consistente affonda le radici nel periodo in cui era ministro Claudio Scajola. Sta di fatto che durante il 2010 gli uffici di diretta collaborazione del ministro dello sviluppo economico, che oggi è Paolo Romani, contavano le bellezza di 55 incarichi di consulenza, per un totale di 3,3 milioni di euro.
I dettagli emergono dall’ultima operazione trasparenza portata a termine dal ministro dell’innovazione, Renato Brunetta, che ha pubblicato on line le consulenze 2010 di tutta la pubblica amministrazione. Quando si passa all’esame di quelle conferite dagli uffici di diretta collaborazione dal ministero di via Veneto, balzano appunto agli occhi i 55 gettoni elargiti più o meno dal 2008 a fine 2010. E qua e là spuntano alcune sorprese. Si scopre, per esempio, che per non meglio specificate «attività di comunicazione» sono state conferite due consulenze, per totali 98.922 euro, a Rosario Cancila. Si tratta di un imprenditore che siede nel consiglio della finiana fondazione Farefuturo e risulta azionista della Società agricola Lo schioppo, all’interno della quale compaiono diversi familiari dell’ex viceministro per lo sviluppo Adolfo Urso, che di Farefuturo è il segretario.
Ancora, si scopre che sempre per «attività di comunicazione» espletate in meno di due mesi, per la precisione dal 4 novembre al 31 dicembre del 2010, sono stati elargiti 20 mila euro a Paolo Mazzanti, ex portavoce di Scajola. La singola consulenza più ricca, sempre tra le 55 assegnate dagli uffici di diretta collaborazione del ministro, è andata appannaggio di Vincenzo Chianese, ex consigliere di Scajola, che per una «consulenza economico-finanziaria e contabile» ha incamerato 243 mila euro. Il tutto per un incarico svolto dal primo luglio 2008 al 4 novembre 2010.