Sara Faillaci, Vanity Fair 16/2/2011, 16 febbraio 2011
Ricordo adolescenziale di Martina Colombari: «Al cinema mi ritrovai seduta vicino a Lattanzio, caschetto biondo da teppista, ripetente, consumatore di canne
Ricordo adolescenziale di Martina Colombari: «Al cinema mi ritrovai seduta vicino a Lattanzio, caschetto biondo da teppista, ripetente, consumatore di canne. Aveva in mano una scatola di Cipster, le mosse gentilmente verso di me, come per invitarmi a mangiarne qualcuna. Misi la mano avidamente nella scatola e sentii picchiarmi sul palmo una specie di muscolo caldo che sfioravo con le dita, avvertendone lo spessore. Mi irrigidii, ma non mi ritrassi subito: temevo la presa in giro. Quando lui si alzò per andare in bagno, mi portai la mano al naso. E pensai: “Che schifo”».