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 2011  febbraio 20 Domenica calendario

L’etica va di moda, è boom di prodotti a chilometri zero Il boom del cibo etico spinge gli acquisti degli alimenti a «Km zero» direttamente dalle aziende agricole, che in Italia registrano in controtendenza, un aumento dell’8% del fatturato, che ha raggiunto i 2,7 miliardi

L’etica va di moda, è boom di prodotti a chilometri zero Il boom del cibo etico spinge gli acquisti degli alimenti a «Km zero» direttamente dalle aziende agricole, che in Italia registrano in controtendenza, un aumento dell’8% del fatturato, che ha raggiunto i 2,7 miliardi. Nei consumi alimentari, due italiani su tre prediligono prodotti a zero impatto ambientale, secondo un’indagine svolta dalla Fondazione internazionale Dnv (Det Norske Veritas). La Coldiretti, che da tempo propugna gli acquisti di prodotti alimentari a Km zero, indica in Italia 60 mila 700 centri tra frantoi, cantine, malghe, cascine dove è possibile acquistare direttamente dagli agricoltori; a questi si aggiungono i mercati degli agricoltori (farmers market). A livello globale si stima che un pasto medio percorra oltre 1900 Km tra camion, navi, aerei prima di arrivare nella nostra mensa, con un enorme consumo di energia. Con prodotti locali e di stagione (sempre facendo attenzione agli imballaggi, che aumentano i problemi di inquinamento) una famiglia può arrivare ad abbattere fino a mille chilogrammi il consumo di anidride carbonica all’anno. Ad esempio un chilo di prugne provenienti dal Cile devono volare per 12 mila chilometri, con un consumo di 7,1 chilogrammi di petrolio, che liberano 22 chilogrammi di anidride carbonica. L’uva del Perù percorre quasi 11 mila Km, con un consumo di 6,5 chilogrammi di petrolio ed emissioni di 20,2 kg di anidride carbonica. Dei 2,7 miliardi spesi dagli italiani (dati 2008) per acquistare direttamente dai produttori agricoli, il 43 per cento è destinato all’acquisto di vino in cantina, il 23% a frutta e ortaggi, il 12% ai formaggi, il 7% a carni e salumi, il 6% all’olio d’oliva, il 5 alle piante ornamentali. Il mercato dei prodotti agricoli a Km zero ha un forte potenziale di crescita: il 44 per cento dei consumatori italiani non fa acquisti direttamente dai produttori agricoli soltanto perché non sa a chi rivolgersi. E addirittura oltre l’80% andrebbe volentieri in un «farmer market» se ne esistesse uno vicino a casa. Per favorire queste esigenze, la Coldiretti è impegnata a realizzare una rete di 20 mila mercati degli agricoltori, firmati «Campagna amica», dove poter acquistare direttamente prodotti provenienti dagli allevamenti e dalle coltivazioni italiane.