ALBERTO MATTIOLI, La Stampa 19/2/2011, 19 febbraio 2011
Henry Lévy innamorato dell’ereditiera della birra - La Francia è l’unico Paese del mondo in cui non solo si leggono i filosofi, ma si spettegola pure su di loro
Henry Lévy innamorato dell’ereditiera della birra - La Francia è l’unico Paese del mondo in cui non solo si leggono i filosofi, ma si spettegola pure su di loro. Da mesi, il «tout Paris» chiacchierava sul nuovo amore del più celebre esponente della categoria, BernardHenri Lévy, celebre per l’aplomb con il quale difende cause perse (tipo quella di Battisti, inteso purtroppo come Cesare) e indossa le sue chicchissime camicie bianche, tanto più imitate quanto più inimitabili. Si sapeva che il suo matrimonio (il terzo per lui, il secondo per lei) con l’attrice e cantante Arielle Dombasle era in crisi, anzi praticamente finito, e che la coppia più glam di Francia era scoppiata. Adesso si sa anche per colpa di chi. L’elegante mensile americano Harper’s Bazaar consacra infatti parecchie patinatissime pagine alla nuova compagna e musa di BHL. Naturalmente, non si tratta della prima venuta ma di Daphne Guinness, bionda, bella, aristocratica erede della celebre schiatta di birrai irlandesi e, di suo, giornalista, stilista, collezionista d’arte e musa ispiratrice (e dai) di Lady Gaga, Tom Ford, Valentino e Alexander McQueen. Già sposata per dodici anni a un Niarchos ancora più ricco di lei, Daphne racconta il suo colpo di fulmine per BHL, «a una festa a Parigi più di cinque anni fa». Tutta la lunga intervista è ritmata da attestati di stima per la povera Dombasle a cui, per carità, nessuno vuole fare male e che è tanto cara; ma, confessa miss Guinness, 43 anni, BHL, che ne ha 62, «è senza dubbio l’amore della vita» e «mi ha quasi resa pazza». In effetti, l’ufficializzazione che è nata una nuova coppia non c’è. Ma il fatto che BHL fosse presente, benché silenzioso, mentre Daphne spiegava di aver vissuto con lui «i migliori e i peggiori momenti della vita» lascia intravedere che non sia estraneo alla decisione di rendere pubblica la liaison. E dire che BHL e Arielle avevano fatto per anni la felicità delle riviste, ovviamente di quelle chic che non definirebbero mai «the most famous couple in France» (questa è Vanity Fair ) il calciatore con la velina o l’avanzo di reality con l’attricetta. Lévy e Dombasle erano su un altro pianeta: «Non si può pensare uno senza l’altra», scriveva Le Nouvel Observateur , riportando che per lui lei era «una musa (e ridai) senza la quale non avrei probabilmente mai scritto dei romanzi» (adesso la letteratura sa chi ringraziare) e per lei lui era un «Cristo doloroso, con quella brillantezza che ammiro». E, sempre al Nouvel Obs , confessava: «Ho paura dei tradimenti, paura di perdere tutto, paura che tutto questo finisca in dramma o nel sangue». E invece tutto è finito in un boccale di birra scura. Amarissima.