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 2011  febbraio 21 Lunedì calendario

DISASTRO MERKEL: LA CDU PERDE AMBURGO —

Ieri, Amburgo ha rimescolato le carte della politica tedesca. La seconda città della Germania è tornata socialdemocratica dopo un decennio di governo dei cristiano-democratici. Soprattutto, nelle elezioni per la municipalità del grande porto anseatico la Cdu di Angela Merkel ha dimezzato i voti, un crollo storico peggiore delle peggiori previsioni, segno che il partito della cancelliera è in una situazione elettorale più preoccupante di quanto già non dicessero i sondaggi nazionali. Si teneva ieri la prima delle sette tornate elettorali locali del 2011 e per Frau Merkel si è trattato di una giornata pessima. Perdere Amburgo era dato per scontato nella Cdu: la tendenza nazionale è cattiva e, a livello locale, il governo formato nel 2008 con i Verdi era caduto l’anno scorso dopo una serie di scontri interni e di cattive figure. Perderlo con numeri così disastrosi, una vera rotta, è però un fatto che racconta qualcosa di più grave per il partito della cancelliera. Ieri, secondo gli exit poll, la Cdu ha preso circa il 21%dei voti: nel 2008 era arrivata al 42,6%. La Spd è invece balzata dal 34,1%dei consensi a sfiorare la maggioranza assoluta. I Verdi, per tre anni alleati dei cristiano-democratici nel primo esperimento di coalizione con i conservatori ambientalisti della signora Merkel, hanno guadagnato ma non molto: sono passati dal 9,6 ad oltre l’ 11%. I Liberali, che alle scorse elezioni non avevano raggiunto la soglia del 5%sotto la quale non si eleggono rappresentanti, sono invece sopra al 6%, segno che gli elettori hanno proprio voluto punire la Cdu, non tutta la galassia dei conservatori. La Linke (estrema sinistra) si mantiene intorno al 6%. Le elezioni sono state in gran parte decise da valutazioni locali. La città libera anseatica di Amburgo ha votato su una serie di questioni che riguardano il porto e l’alleanza tra conservatori e Verdi che doveva essere la coalizione dei sogni, del futuro, in tutta la Germania, e invece è stata più simile a un incubo, per litigi e incomprensioni. La rotta del partito di Frau Merkel racconta che gli elettori di una delle città più aperte e moderne della Germania si sono disaffezionati: all’inizio del decennio scorso, avevano portato la Cdu al governo, dopo decenni di dominio socialdemocratico (è la città dell’ex cancelliere Helmut Schmidt). Ora l’hanno abbandonata a frotte e la dimensione della sconfitta dice che sul risultato non può non avere pesato anche un giudizio negativo sul governo nazionale, tra Cdu e Liberali. Per la signora Merkel il dopo Amburgo non si presenta bene. Il mese prossimo ci saranno le elezioni nel Baden Württemberg, Land importantissimo da sempre feudo dei cristiano-democratici: probabilmente perderà anche lì. L’anno elettorale continuerà in altri Länder e si concluderà in autunno con Berlino, dove la Cdu ha poche speranze di vincere. Le insoddisfazioni e le tensioni nel partito della cancelliera cresceranno. E si aggiungeranno ai guai che già ha con lo scandalo di plagio del suo ministro della Difesa Karl-Theodor zu Guttenberg e con la rivolta di molti Paesi europei contro il suo piano di riforma delle regole dell’Eurozona.
Danilo Taino