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 2011  febbraio 19 Sabato calendario

OVER 55. LE PANTERE GRIGIE SONO IN RETE —

Immerso nel buio del cinema, concentrato a seguire la straordinaria avventura di Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, non potevo accorgermene. Ma quando sullo schermo correvano i titoli di coda al film «The social network» di David Fincher e si è accesa la luce, ho con dolore realizzato di essere minoranza. Con i precoci cappelli bianchi, non una sola macchia nera è rimasta a colorire la mia chioma di cinquantaseienne, potevo sembrare il nonno ma potevo essere sicuramente il padre di tutti quei ragazzi in sala. Il disagio era mitigato dallo sguardo di intesa lanciatomi da una signora che aveva accompagnato i figli. Uscito dal cinema in maniera furtiva, sono andato all’appuntamento fissato con un’illustre pantera grigia, il musicista, scrittore e attore Moni Ovadia, il quale mi ha ricevuto con la consueta cordialità ma senza alcuna voglia di parlarmi dell’argomento stabilito per l’intervista. Quel che gli premeva era mostrarmi, lui sessantaquattrenne, le meraviglie dell’iPad e la sua straordinaria capacità a sfogliare il giornale digitale, a servirsi del supporto apple come e-reader per scaricare una versione spagnola del «Don Chisciotte» . Benedetto Moni, mi hai mostrato che senior non significa giurassico.
Da qui nasce la curiosità di indagare il rapporto in Italia della generazione dei baby boomers (i nati dal 1946 al 1960) con Internet. E la sorpresa è stata di scoprire un mondo dinamico che tiene il passo con la giovane utenza digitale, «cresciuta nell’ultimo biennio al ritmo di 2,5 milioni di nuovi utenti all’anno» , spiega Edmondo Lucchi, responsabile New Media di GfK Eurisko. Nel periodo precedente la crescita era di 800mila all’anno. «Oggi in Italia — aggiunge Lucchi — ci sono oltre 25 milioni di utenti. Di questi l’ 11 %è rappresentato da persone che hanno più di 55 anni. Solo un anno fa erano il dieci per cento. Si tratta di circa 2,5 milioni di persone che gli uffici marketing non possono più ignorare perché rappresentano una fascia che unisce dinamismo a una disponibilità economica superiore a quella delle generazioni più giovani. Un unicum storico» .
Dallo studio di questi dati è partita una giornalista, Vitalba Paesano, che da sempre si occupa del rapporto tra Internet ed editoria, per fondare nel 2008 il sito grey-panthers. it, interamente dedicato agli over-55, che presto diventerà un vero e proprio portale. Quel è il rapporto con la rete di questa minoranza destinata a crescere visto che secondo l’Istat nel 2050 in Italia ci saranno tre nonni per ogni bambino? «Oggi le persone tra i 55 e i 76 anni— spiega Paesano attingendo a dati di GfK Eurisko aggiornati al dicembre 2010— sono molto più dinamiche rispetto ai loro genitori. E questo si vede nei comportamenti on line: è vero che soltanto il dieci per cento fa acquisti in rete contro una media nazionale del 27, ma il 23 per cento dice che presto li farà. Sull’home banking operativo le pantere grigie sono invece sopra la media: 21 per cento gestisce il conto corrente in rete contro il 18 della media nazionale. Il 58 per cento di chi va in vacanza usa Internet per informazioni o acquisti, il 18 per far fronte a esigenze di salute» . C’è poi un’altra ricerca GfK Eurisko che prende in considerazione i nuclei con disponibilità economica mensile superiore ai 1950 euro, circa sei milioni e mezzo di persone: il 35 per cento visita siti di notizie e di giornali, il 26 frequenta blog, mentre è risibile l’affiliazione ai social network, a dimostrazione che i non nativi digitali «sono soprattutto interessati ai contenuti» .
Il 15 per cento dei senior che navigano in Internet ha una laurea e il 28 legge un quotidiano tutti i giorni contro una media generale del 19. Una minoranza che cerca di aggiornarsi anche negli Internet Saloon organizzati dall’Associazione interessi metropolitani, che partiti a Milano nel 2000 grazie ai finanziamenti di Credito Valtellinese, Telecom Italia, hp e Microsoft, ora hanno sede anche a Sondrio, Pavia, Catania, Napoli, Bari, Ancona, con un totale di allievi ultracinquantenni che sfiora le cinquantamila unità. «In genere — spiega al direttrice di Aim, Luisa Toeschi— i nostri allievi arrivano per imparare a navigare in rete, poi chiedono lezioni sul sistema word per comunicare con parenti e amici e scrivere racconti, e a mano a mano manifestano interessi sempre più specifici. Il senior che fa home banking on line apre il proprio conto almeno tre volte al giorno. Oppure c’è chi vuole essere iniziato al mondo di e-bay perché ha accumulato molti oggetti e vuole vederli. E ora comincia a manifestarsi anche un certo interesse per Facebook» . Ragazzi, occhio al nonno che vi spia su Facebook.
Dino Messina