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 2011  febbraio 19 Sabato calendario

IL RALLY MISTERIOSO DI MARCO MOUSSANET

Il mistero di Eurodisney. Non è il nome di una nuova attrazione nel parco divertimenti di Marne-la-Vallée ma l’enigma che sta andando in scena alla Borsa di Parigi. Dove negli ultimi giorni il titolo della società sta dando spettacolo, senza che nessuno sappia spiegare perché.

Il rally è cominciato appena prima della presentazione dei conti del primo trimestre dell’esercizio 2010-2011 (ottobre-dicembre), lo scorso 8 febbraio. Ma proprio quel giorni c’è stato un vero e proprio balzo in avanti, del 17 per cento. E il pur buon andamento del periodo non sembra tale da giustificare un simile entusiasmo. La società ha infatti registrato un aumento del fatturato dell’8%, con le entrate del parco in crescita del 3% (frutto in parte dell’incremento degli ingressi e in parte di quello della spesa media per visitatore) e quelle del settore alberghi e ristorazione del 14% (con una crescita del 5,6% del tasso di occupazione degli hotel e del 7% della spesa media per camera). Certo, risultati che consentono al presidente Philippe Gas di sprizzare ottimismo per il 2011, ma in linea con la chiusura dell’esercizio precedente.

Tanto più che il titolo ha continuato a salire: di un altro 17% il 15 febbraio e addirittura del 24% il giorno successivo, mercoledì scorso. Con volumi anch’essi inusuali. Dai 30mila titoli abitualmente scambiati si è passati ai milioni. Oltre 5,1 giovedì scorso, pari al 13,3% del capitale, con l’azione salita fino a 9,15 euro: 40% in più su una settimana, 103% su un mese.

Ieri finalmente la corsa si è fermata (-2,8% a 8,80 euro), ma con scambi comunque elevati: 1,83 milioni di titoli, il 4,7% del capitale.

Va ricordato che la società è saldamente controllata dalla casa madre Walt Disney Co, che possiede il 39,8%, mentre la holding del principe saudita Al Waleed ha il 10% e il resto è flottante. Speculazione, speculazione, speculazione, dicono molti analisti. Mentre Eurodisney si limita a dichiarare stupita che non ci sono fatti nuovi tali da spiegare un simile andamento. Da mercoledì l’Amf (la Consob francese) ha comunque messo il titolo sotto osservazione.