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 2011  febbraio 19 Sabato calendario

LA TECNOLOGIA MANGIA IL POSTO AI COLLETTI BIANCHI

Imprenditori di tutto il mondo, volete un consiglio? Eliminate tutti i posti di lavoro inutili, colletti blu e colletti bianchi, ma anche professionisti, agenti di viaggio, medici, penalisti, stock broker. Fateli fuori, magiateli vivi. Un consiglio brutale, un’avvertenza per tutti coloro che si sentono erroneamente tranquilli di avere un lavoro sicuro. Per Andy Kessler, ex-gestore di un hedge fund, profeta tecnologico e autore del recente Eat People and Other Unapologetic Rules for Game-changing Entrepreneurs, il mondo sta per essere travolto da una nuova ondata di tecnologie che renderanno obsolete professioni rispettate e ben remunerate come quella di radiologo o di avvocato, tutti professionisti destinati a fare la stessa fine dei bigliettai del tram o dei casellanti rimasti per strada con l’avvento del telepass.

Secondo Kessler siamo all’inizio di un nuovo trend di outsourcing che distruggerà carriere costate anni di studio, tirocinio ed esperienza. Solo così si spiega come mai la ripresa economica non stia creando occupazione, anzi i nuovi posti di lavoro non siano sufficienti a tenere il passo con la crescita demografica: la realtà è che le aziende stanno sostituendo i lavoratori con le macchine e non hanno quindi bisogno di assumere.

Proprio come il lavoro a basso costo in India e in Cina ha fatto sparire milioni di posti di lavoro dalle fabbriche e dai call center del mondo occidentale, così un software come il Computer Aided Diagnosis sta rendendo obsoleto il know how di un radiologo perché il computer è ormai in grado di leggere una lastra a raggi X con maggior precisione e minor costo. Software come eDiscovery fanno lo scanning di migliaia di documenti in pochi secondi, rendendo inutile il paziente lavoro dei legali. Siti che paragonano le tariffe offerte dalle compagnie aeree hanno reso superfluo l’expertise degli agenti di viaggio. Siti per la compravendita di azioni stanno costringendo gli stock broker a fare la fine dei dinosauri. Lo stesso si può dire per i bibliotecari spazzati via da Google, o i postini fatti fuori da Twitter. Il computer Watson della Ibm ha persino stracciato un gruppo di campioni di «Jeopardy», il «Rischiatutto» americano in onda da 27 anni, grazie a una conoscenza enciclopedica e alla capacità di premere il pulsante prima degli altri. Insomma, non ci sarà posto neanche per i concorrenti ai giochi a premi in tv.

Chi si salverà? Le aziende che sanno innovare, aumentare la produttività, creare ricchezza, reinventare il mondo – vedi Google, Apple o Netflix – e i lavoratori che creano valore aggiunto anziché spostarlo da un posto all’altro. Per Kessler ci sono solo due categorie di lavoratori, i «creatori» (gente come Steve Jobs, Mark Zuckerberg, Sergei Brin e Larry Page, Nelson Rockefeller, Henry Ford, Andrew Carnegie) e i «servi». I creatori sono quelli che inventano tecnologie, farmaci, macchine; i servi sono tutti gli altri e tutti rischiano di essere sostituiti da un computer. Non è ancora il momento di disperare: l’economia continuerà ad avere bisogno di servi. Ma ci sono servi e servi: alcuni sono utili, altri no. E quelli inutili cadono a loro volta in cinque categorie destinate all’estinzione: «ciondoloni», «superciondoloni», «viscidi», «spugne» e «ladri».

Kessler li illustra in questo modo. I ciondoloni spostano cose, da un magazzino a un negozio, da una scrivania all’altra, senza aggiungere valore al prodotto o al servizio. Cade in questa categoria chi lavora nel dettaglio o in uffici per mettere timbri a pezzi di carta. I superciondoloni sono quelli che riescono ad aggiungere un mark-up a un prodotto sfruttando tecniche di marketing o un marchio famoso, anche se il prodotto stesso è equivalente a un altro venduto a una frazione del prezzo. I prodotti in questione sono gli abiti griffati, gli orologi o le macchine di lusso.

Le spugne includono tutte le professioni per cui c’è bisogno di una certificazione o di un esame di stato che mantiene il numero chiuso e consente di tenere alti i prezzi. In questo gruppo rientrano milioni e milioni di lavoratori e professionisti: agenti di cambio, agenti immobiliari, medici, avvocati, notai, estetisti, tassisti. Kessler le chiama spugne perché – dice – succhiano i nostri soldi grazie a una protezione speciale.

I viscidi sono quelli che oliano i meccanismi del sistema finanziario, analisti, trader, agenti di cambio. La loro mansione è quella di ridurre la volatilità dei mercati e offrire alle aziende l’accesso al capitale. Ma anche in questo caso i sistemi elettronici hanno iniziato a sostituire persone in carne e ossa, hanno cominciato a far scendere i profitti e prima o poi faranno scendere anche l’occupazione. In fondo alla lista ci sono i semplici ladri, quelli che lavorano per aziende che godono di un monopolio o una protezione speciale dello stato. In questa categoria cadono le compagnie telefoniche, gli operatori cellulari, le tv via cavo e via satellite. Prima o poi la tecnologia riuscirà ad abbattere persino le garanzie statali, e ci sta già riuscendo in alcuni casi palesi: Skype sta rubando business alle compagnie telefoniche offrendo tariffe internazionali stracciate, internet consente ormai di vedere gratis la tv sul computer.

Saranno tempi duri per i lavoratori del vecchio mondo ma le cose si aggiusteranno, assicura Kessler, e anzi i nuovi posti di lavoro saranno ancor più numerosi di quelli persi. Alle aziende Kessler consiglia di non sentirsi in colpa. Molte lacrime sono state versate per i cocchieri rimasti disoccupati all’inizio del 20esimo secolo con l’avvento dell’auto, e oggi non rimpiangiamo di non averne più bisogno.