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 2011  febbraio 18 Venerdì calendario

IL PC IN FAMIGLIA CRESCE DEL 4-5%

Anno dopo anno, il pc si allontana dalla sua forma originaria, complice lo sviluppo dei contenuti digitali. La fruizione di audio e video, il gioco, la partecipazione ai social network fanno ormai rima con computer. Che di conseguenza assomiglia a «un compagno di viaggio che ti sta vicino e deve aiutare a esprimerti», spiega a ItaliaOggi Alessandra Brambilla, general manager e vice president Hp personal systems group italiana.

Un’esigenza a cui l’azienda risponde presentando una nuova gamma di pc notebook consumer e il TouchPad, il tablet firmato Hp. «Negli ultimi anni, il mondo dei consumatori è sempre meno di prima informatizzazione», continua Brambilla, «e la penetrazione dei pc in famiglia cresce del 4-5% (pari al 54% del totale, secondo i dati Istat di dicembre, ndr). Nelle famiglie dove è presente un minore, c’è un computer nell’82% dei casi, mentre fra gli anziani la percentuale è ferma al 7,7%. Anche se i nipoti stanno aiutando a far conoscere la tecnologia ai nonni». In questo scenario, «le aziende si trovano di fronte a consumatori spesso al secondo o terzo acquisto di un pc, dunque più informati, maturi. E che cercano prodotti diversi a seconda delle loro esigenze. Ecco perché Hp sviluppa i propri prodotti nel solco del progetto Muse (Materials, usability, sensory appeal, experiences) e studia sei ambiti che fanno la differenza al momento dell’acquisto: design, qualità audio, esperienza multimediale, gaming, tecnologia touch, 3D e performance.

In particolare, il design è importante nell’ambito consumer così come in quello business, perché non si tratta solo di valore estetico, ma anche di semplificazione d’uso dei prodotti».

Stesso discorso per la resa musicale dei pc, fin qui non sempre curata: «L’industria della musica digitale sta crescendo», sottolinea Brambilla. «Secondo un’indagine Nielsen il 60% degli intervistati scarica musica in streaming. Qui si incrocia l’annosa questione della qualità della musica digitale. Un file di bassa qualità, tra l’altro, incoraggerebbe la pirateria. Lo stesso file, codificato con una qualità audio superiore, incentiverebbe invece l’acquisto. Una dinamica favorita da supporti di qualità per la riproduzione musicale. Hp sta investendo in tal senso, grazie alla collaborazione con Dr. Dre e Jimmy Iovine, insieme ai quali ha sviluppato la linea Beats Audio, che si traduce in diffusori integrati, per esempio sui nuovi notebook Pavilion dv6 e dv7, così come nella gamma Envy. Ma i progressi nell’audio non possono essere disgiunti da quelli nel video, tanto più che la fruizione di contenuti multimediali è in forte crescita. Sul pc, si guardano ormai la tv, i video, si ascolta la radio e dunque Hp investe anche qui per migliorare la fruizione. Cosa che avviene anche nella sfera dei videogiochi, sempre più coinvolgenti anche grazie al 3D».

Nondimeno, Hp rivendica la propria esperienza nella tecnologia touchscreen: «L’abbiamo inventato noi nel 1983, all’interno della nostra divisione medicale (ora Agilent, spin off di Hp, ndr).

Anche in questo caso si è sempre pensato alla semplificazione d’uso», dice Brambilla.

La sua evoluzione è il TouchPad, che beneficia anche dell’esperienza di Palm, l’azienda acquistata lo scorso aprile per 1,2 miliardi di dollari (882 milioni di euro). Nel tablet Hp sono infatti concentrate molte innovazioni sviluppate sul resto della gamma dei pc. Questa la strategia per imporsi in un mercato nascente, ma già molto affollato, da cui emergere grazie a «qualità ed esperienza d’uso». Proprio quell’esperienza che ha indotto Hp a varare tre anni fa i corner nei negozi di elettronica di consumo.

«In un futuro non troppo lontano, infine», conclude la manager, «bisognerà fare i conti con l’impatto dei tablet, che tuttavia non sono destinati a cancellare gli altri prodotti, ciascuno pensato per rispondere a esigenze diverse».