angelo aquaro, la Repubblica 17/2/2011, 17 febbraio 2011
È QUESTA LA LEZIONE DI GANDHI IL PEOPLE POWER ABBATTE I REGIMI"
new york
«Io a Tienanmen c´ero quando i carri armati ci sono venuti addosso. E vedendo in tv i ragazzi di piazza Tahrir ho temuto che potesse finire di nuovo così. Ma in tutti i regimi c´è un punto di non ritorno. Il problema è trovarlo». È più di mezzo secolo che Gene Sharp, classe 1928, il professore di Harvard che con la sua teoria della rivolta non violenta - scrive il New York Times - ha ispirato anche la giovane rivoluzione araba, cerca quel punto di non ritorno in tutto il mondo.
Come si fa a far cadere un regime? Lei scrive che per avere successo una rivolta deve prima identificare le "fonti" del potere.
«Che sono universali: come la legittimità. Prendete l´Egitto. Il regime di Hosni Mubarak ha perso prima di tutto legittimità: grazie anche alla brutalità della sua polizia».
Lei aggiunge: la non violenza funziona particolarmente in quei regimi che "sfruttano" le rivolte violente per giustificare la repressione.
«Quando il regime perde legittimità la gente realizza che non ha più il dovere di obbedire. E la disobbedienza è contagiosa: i cittadini, la polizia, l´esercito».
Basta per mandare a casa un dittatore?
«Sono essere umani: la loro forza viene dalla società sui cui esercitano il potere. È un principio che ci ha insegnato già Gandhi. Nessuna forza può contenere una società che non riconosce più la legittimità del potere: successe appunto. agli inglesi in India».
Mai nella storia abbiamo però assistito a un movimento che avanza di nazione in nazione senza ideologia, senza leader. Che lezione trarne?
«Troppo presto per capire chi sono, dove vanno. Ma una cosa ci insegnano: ribellarsi è possibile, sempre. Gli egiziani l´hanno imparato dai tunisini la rivolta ora avanza ovunque».
Una rivoluzione laica nei paesi musulmani. Addio fattore-Islam?
«Il mio lavoro più noto, Dal regime alla democrazia, campeggia in arabo sul sito della Fratellanza Islamica. Dicevano: le masse arabe non si ribelleranno mai. Ma era solo uno stereotipo».
Sono 15 anni che i macellai di Al Qaeda incitano alla rivolta. E poi ecco questi ragazzi che pacificamente fanno crollare il muro.
«Il terrorismo è l´espressione di chi si pensa debole. E vede un´arma sola per riuscire: la violenza. Falso. Ora l´alternativa al terrorismo l´abbiamo sotto gli occhi. Non è il terrore che ha buttato giù Mubarak ma la piazza...».
...Con il piccolo aiuto dell´America di Barack Obama.
«Io per la verità in piazza ho visto la gente d´Egitto».
Gli ayatollah considerano il suo 198 metodi di azione non violenta il manuale della rivolta di Teheran. Eppure a lei quella parola, non violenza, non piace
«Meglio azione non violenta. Oppure People Power: la forza del popolo. Alla gente piacciono le parole forti. Come fai a fare una rivoluzione con uno slogan così fiacco?».