ARTURO ZAMPAGLIONE , la Repubblica 16/2/2011, 16 febbraio 2011
VIA LIBERA ALLA SUPER BORSA FRANCOFORTE-NEW YORK - NEW YORK
La battaglia sul nome è scoppiata ancor prima che i due consigli di amministrazione ratificassero l´acquisizione del Nyse (New York Stock Exchange), «culla» del capitalismo americano, da parte dei tedeschi della Deutsche Boerse. Come chiamare la nuova multinazionale degli scambi finanziari, che avrà due quartieri generali, New York e Francoforte, e che sarà la più grande del mondo con transazioni annuali per un valore di 20mila miliardi di dollari?
Il senatore americano Charles Schumer non ha dubbi. La sigla Nyse, che finora è stata quasi sinonimo di Wall Street, dovrà figurare in modo prominente - dice Schumer - nel nome societario. I dirigenti tedeschi storcono il naso: le Borse sono sempre state un simbolo dell´orgoglio nazionale e un importante strumento per attrarre capitali. Ma per il momento Reto Francioni, capo della Deutsche Boerse e futuro presidente del gruppo, vuole accelerare i tempi della fusione, che è ancora in attesa del benestare della Sec. Di qui il rinvio di ogni decisione sul nome. «Quel che è sicuro è che non si chiamerà DbNyse», precisa Duncan Niederauer, 51 anni, ceo del Nyse Euronext oltre che della nuova società. Per il resto tutto è stato definito nei minimi termini. L´acquisizione, che segue quella annunciata la settimana scorsa tra la Lse (London stock exchange) e la Tmx (che gestisce la Borsa di Toronto), avrà un valore di 10,2 miliardi di dollari e sarà fatta unicamente con uno scambio di titoli. Gli azionisti della Deutsche Boerse riceveranno un´azione del nuovo gruppo per ognuna delle vecchie, quelli della Nyse avranno solo lo 0,47 di ogni azione per una vecchia. I tedeschi controlleranno di fatto il 60 per cento del gruppo e nomineranno 10 dei 17 membri del cda. L´accordo è comunque un successo per Niederauer. Giunto al Nyse dopo un´esperienza ventennale alla Goldman Sachs, non solo guiderà le operazioni della più grande Borsa mondiale, ma vede coronato il suo disegno di svecchiare Wall Street e di diversificare le attività tradizionali nella contrattazioni dei titoli puntando su quelle più redditizie dei prodotti derivati. Un passo importante venne fatto 4 anni fa quando il Nyse soffiò Euronext proprio a Francioni della Deutsche Boerse, estendendo le sue attività a Parigi, Bruxelles, Lisbona e Amsterdam.