ENRICO FRANCESCHINI , la Repubblica 16/2/2011, 16 febbraio 2011
UNO TSUNAMI SOMMERSE LA MANICA COSÌ LA GRAN BRETAGNA DIVENTÒ UN´ISOLA - LONDRA
Senza quell´onda, forse gli inglesi odierni si sentirebbero più europei. Veniva dalla Norvegia, era alta almeno dieci metri e sommerse alla velocità di 40 chilometri orari il sottile braccio di terra che congiungeva l´odierna Gran Bretagna al resto del continente. Accadde un giorno del 6100 avanti Cristo.
Fu lo tsunami più potente della storia. E trasformò di colpo una penisola in un´isola, segnando per sempre il carattere dei suoi abitanti.
Già, perché l´evento scoperto da un gruppo di geologi britannici non risale a un´era remota della preistoria, ma a un tempo relativamente recente: l´inondazione creò il canale della Manica appena 8 mila anni or sono, non 100 o 200 mila anni fa. Quello che oggi chiamiamo Regno Unito, insomma, diventò un´isola quando già una primordiale civiltà viveva sul suo territorio: 5 mila persone, dedite alla caccia e alla pesca, primo embrione destinato a crescere e moltiplicarsi con successo fino a fare del proprio paese, attraverso invasioni e conquiste, un grande impero, anzi il più grande impero della terra. Quegli uomini primitivi erano arrivati sulle isole britanniche seguendo mammut e renne, e ci si erano stabiliti. L´onda dello tsunami li staccò dal resto d´Europa.
«Quello è il momento in cui nacque la nostra insularità», dice Neil Oliver, l´archeologo che ha presentato la scoperta degli scienziati in un programma alla Bbc. «Ritrovarsi circondati dall´acqua rese quei britannici differenti da prima». Il mare li spinse a costruire imbarcazioni, per la pesca prima, per il commercio poi, spiegano gli storici; la marina militare fu la loro principale forza armata; la familiarità con l´acqua fece di loro grandi esploratori e navigatori. «L´idea di una nazione insulare naturalmente deriva più dal nostro sviluppo culturale che dalla geografia o da un singolo fatto come uno tsunami», osserva il professor Nigel Rigby, direttore del National Maritime Museum. «Ma in questo paese non si è mai a più di 100 chilometri di distanza dal mare e anche questo ha avuto un indubbio peso sulla nostra psiche».
A provocare lo tsunami fu apparentemente un´immensa slavina lungo la costa della Norvegia. L´acqua sommerse l´est dell´Inghilterra, formando l´odierno mare del Nord, e le zone paludose fra le odierne Dover e Calais, creando la Manica.
L´atteggiamento degli inglesi contemporanei, che preferiscono definire l´Europa come «il continente», l´orgogliosa «diversità britannica», vengono da quell´onda.