Americo Bonanni, varie, 16 febbraio 2011
SFIDA ALL’ULTIMO GIOCO, PER VOCE ARANCIO
Qualcuno la vede come l’ultima grande battaglia dei videogiochi portatili. Il 2011 potrebbe rappresentare il canto del cigno per i piccoli apparecchi da tirare fuori dagli zaini a scuola o in macchina non appena c’è un po’ di tempo. Non che ai ragazzi passerà la voglia di giocare: è semplicemente che i telefonini, come sta succedendo in molti altri campi, grazie alla loro capacità di inglobare tecnologie diverse, minacceranno sempre di più i gadget elettronici specializzati, capaci di fare soltanto una cosa.
Ma se sarà l’ultima battaglia, sicuramente sarà un confronto spettacolare. Si parte il 27 marzo, data ufficiale di uscita del Nintendo 3DS, erede di una famiglia di console portatili che ha dominato le vendite negli ultimi anni. E lo scontro sarà ancora più interessante tra il prossimo Natale e l’inizio del 2012, quando sugli scaffali arriverà la Sony PSP2, anche definita NGP (Next generation portable).
Le due console sono molto diverse tra loro. Per potenza, qualità della grafica e, soprattutto, modalità di gioco. Ma anche per la capacità di inventarsi un nuovo ruolo che le allontani dalla semplice macchina per videogiochi. Sono tutti fattori che decideranno il mercato, fino a oggi tenuto saldamente in mano dalla Nintendo DS (70% delle vendite), seguita dall’11% della PSP Sony con il resto della torta spartita tra telefonini e tablet basati su iPhone o Android.
Della nuova Nintendo si sapeva già molto, anche perché ormai siamo prossimi all’uscita e le sue caratteristiche sono ben definite. Sulla Sony, invece, si sono rincorse per mesi voci di tutti i tipi, fino a che la presentazione ufficiale in Giappone, il 27 gennaio scorso, ha messo un po’ di punti fermi.
La caratteristica più attesa della Nintendo 3DS è la sua tridimensionalità. Per la prima volta nella storia un sistema 3D che non ha bisogno degli speciali occhiali uscirà dalle sperimentazioni e sarà disponibile nei negozi. Il metodo impiegato è quello della barriera a parallasse. Al normale schermo a cristalli liquidi (3,5 pollici, 800×240 pixel di risoluzione) è stato sovrapposto un secondo Lcd in cui delle micro fessure agiscono come lenti capaci d’indirizzare una parte dell’immagine sull’occhio sinistro e l’altra sul destro. In questo modo la risoluzione effettiva si dimezza in larghezza, diventando 400×240. I tentativi per usare questa tecnologia nelle televisioni non hanno dato buoni risultati perché, com’è logico, per vedere bene lo schermo bisogna essere in una posizione ben precisa. In un aggeggio portatile, destinato a essere usato da una sola persona, i risultati sono invece eccellenti, purché non si muova troppo la testa. Le prime prove parlano d’immagini che letteralmente escono dal piccolo schermo. La 3DS, grazie a una rotellina posta su un lato, permette anche di regolare l’effetto tridimensionale, accentuandolo o facendolo sparire del tutto. Tra l’altro, questa è l’opzione consigliata dall’azienda ai bambini con meno di sei anni, probabilmente per proteggere la loro vista. Un secondo schermo touch nella parte inferiore (320×240 pixel), utilizzabile con un apposito stilo, completa le caratteristiche grafiche.
La NGP combatterà senza 3D, ma con una capacità grafica superiore a quella dell’avversaria. Il suo schermo, multitouch come quello dell’iPhone, è di cinque pollici con una risoluzione di 960×544 pixel, il doppio del modello PSP precedente. È anche un Oled, formato da cristalli liquidi a matrice organica, molto più luminosi e limpidi rispetto agli altri. Anche dal punto di vista della capacità di elaborazione delle immagini, il processore della NGP sarà il più potente mai installato in un apparecchio portatile.
In entrambe le console i comandi sono stati migliorati. La 3DS ha il classico pulsante a quattro frecce (D pad) e i pulsanti già visti nei modelli precedenti, oltre allo schermo inferiore touch. Si aggiunge solo un piccolo joystick analogico comandabile con il pollice (thumbstick). La Sony NGP, dal canto suo, sfodera un armamentario molto potente: due thumbstick, uno per ciascuna mano, un D pad a sinistra e una batteria di pulsantini a destra che ricordano quelli già visti nella PSP. Ma ci sono due caratteristiche importanti. Prima di tutto lo schermo multitouch che aggiungerà funzioni controllabili dalle dita. E poi una novità assoluta: la parte posteriore, quella dietro lo schermo, è un touchpad. In pratica, la NGP può essere controllata non solo con i pollici sui vari comandi, ma anche con le dita che stanno reggendo la console. Spostandosi sulla superficie posteriore, o dando colpetti, potranno essere aggiunte funzioni nuove ai videogiochi.
Fin qui il gioco puro e semplice. Le due console hanno però anche funzioni aggiuntive che aprono la strada ad applicazioni diverse. Prima cosa, i sensori di movimento. Entrambe hanno sensori e giroscopi che reagiscono alla posizione dell’apparecchio e ai suoi spostamenti, più sofisticati nella NGP. La Nintendo promette un uso innovativo di queste caratteristiche: oltre a usarli per comandare i giochi muovendo l’apparecchio, i sensori registrano i movimenti di chi porta con sé la 3DS. Si ottiene una specie di contapassi, con veri e propri “punti movimento” da accumulare. Dovrebbe essere un incentivo verso i ragazzi a camminare di più.
Le nuove console puntano molto anche sulle capacità di ripresa di immagini. La telecamera frontale permette di riprendersi mentre si usa la console, molto utile per video-chattare con altri utenti. Quella posteriore, invece, farà da macchinetta fotografica. le immagini potranno essere anche impiegate all’interno dei giochi stessi. La 3DS da questo punto di vista promette molto: sul retro ha due telecamere, che permetteranno di scattare foto tridimensionali. Inoltre, grazie a speciali card, si apre la strada alla cosiddetta augmented reality: si poggia la card su un tavolo, le telecamere la registrano e da quel momento s’interagisce con l’ambiente circostante riprodotto sullo schermo.
Nintendo promette che sulla sua 3DS sarà non solo possibile vedere film in 3D, ma soprattutto saranno distribuiti, via Internet, tutti i trailer dei film tridimensionali in uscita nelle sale. La NGP, naturalmente, potrà riprodurre film e musica sfruttando le sue capacità grafiche e sonore.
La partita tra i due colossi si giocherà anche sulle capacità di collegarsi a Internet. Qui è la Sony ad avere la meglio: incorpora Wi-fi, bluetooth e anche la capacità 3G, con la quale potrà collegarsi alla rete dei cellulari, ma non sarà possibile telefonare. Inoltre ha un Gps che la potrebbe portare a riciclarsi anche come navigatore. La Nintendo offre solo Wi-fi, con la possibilità di collegarsi ad altre console 3DS nelle vicinanze per giocare o comunicare.
La durata delle batterie è sempre un punto cruciale per questi apparecchi. Non sembrano esserci grosse novità: entrambe le macchine dovrebbero andare dalle quattro alle cinque ore, meno per la 3DS quando si usa il 3D.
I giochi per queste console saranno distribuiti online oppure su schede di memoria? Quanti saranno? E colpiranno la fantasia degli utenti? Sono domande ancora senza risposta. Entrambi gli apparecchi hanno comunque compatibilità all’indietro, come si dice in gergo. Saranno in grado, in altri termini, di far funzionare giochi delle console precedenti. Con i nuovi titoli in uscita ciò che alla fine avverrà, quasi sicuramente, è una distinzione già vista nel caso della PlayStation e della WII: la Sony punterà su grafica spettacolare, la Nintendo, grazie al 3D, su una diversa esperienza di gioco.
Un grosso vantaggio per la Nintendo dovrebbe arrivare dalla sua comparsa anticipata sul mercato. Negli Usa sarà infatti in vendita a metà marzo, mentre il prodotto Sony non vedrà la luce prima del prossimo Natale. Quanto ai prezzi, per la 3DS i dati sono ufficiali: costerà circa 250 dollari. La Sony non si sbilancia ancora, e le ipotesi non mancano. Non potrà avere lo stesso prezzo della console Nintendo, secondo la maggior parte degli analisti, perché i suoi componenti sono più costosi. Ma alcune stime che la ponevano sui 400 dollari sono considerate poco realistiche perché il mercato non accetterebbe un tale prezzo. Si pensa che alla fine costerà dai 50 ai 100 dollari in più della rivale.
L’ultima parola spetta agli smartphone, che faranno sudare sia Sony che Nintendo. In un sondaggio USA tra chi ama giocare con apparecchi portatili è emerso che ben il 44% gioca con il suo iPhone o Android. Il 53% in più rispetto allo scorso anno. E il 27% di quelli che hanno sia uno smartphone che una console portatile preferisce giocare con il primo. Per ora i comandi, gli schermi e la giocabilità di 3DS e NGP non hanno rivali tra i telefonini. Ma è probabilmente questione di tempo, forse appena di mesi, prima di avere smartphone capaci di offrire esperienze di gioco pari o superiori.