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 2011  febbraio 15 Martedì calendario

Jackson Wanda

• Maud (Stati Uniti) 20 ottobre 1937. Cantante • «[...] antesignana delle bad girls che popolano le classifiche pop [...] Riconosciuta come la regina del rockabilly, negli anni Cinquanta la Jackson è stata la prima donna a suonare puro rock [...] nata nel 1937 a Maud, non lontano da Oklahoma City. Suo padre suonava il piano in una piccola orchestra e tirava avanti la baracca con i lavori, non molti in verità, che riusciva a rimediare nella Dust Bowl durante la Grande Depressione. “Io lo ascoltavo estasiata [...] pensavo che la musica fosse la sola cosa che avrei mai voluto fare”. La svolta arriva quando nel 1943 il padre le regala la chitarra. Wanda comincia a esercitarsi giorno e notte, senza sosta. La madre è preoccupata: “Da quando la chitarra è entrata nella sua vita Wanda non è più come gli altri bambini”, diceva. A 12 anni, Wanda vince il suo primo talent show alla radio. Poco dopo ottiene il primo contratto con la Decca, imponendosi alla radio con un paio di canzoni country. Il rock’n’ roll e Elvis Presley, con il quale avrebbe avuto in seguito una love story, non sono ancora apparsi all’orizzonte. “Nessuna delle canzoni di Elvis veniva trasmessa dalle radio di Midwest, per cui allora io non sapevo che fosse”, dice Wanda. L’occasione arriva nell’estate del 1955, poco dopo il diploma: “Bob Neal che era allora il manager di Elvis, voleva che nel tour ci fosse una ragazza a cantare e scelse me”. Anni indimenticabili per la Jackson quelli tra il 1955 e il 1957: “Lavoravo con gente come Johnny Cash, Jerry Lee Lewis, Buddy Holly e Carl Perkins”. E poi c’era Elvis: “All’epoca nemmeno lui era una superstar”. Ma è il solo di cui oggi Wanda si ricordi con affetto particolare: “Lo incontrai la prima volta alla radio di Cape Girardeau, in Missouri e rimasi folgorata. Un vero schianto. Era vestito con una giacca gialla, e quando è uscito dagli studi è salito su una Cadillac rosa. Mai visto niente del genere”. Wanda e Elvis fecero coppia fissa (molto sexy e trasgressiva) per un paio d’anni durante il tour: “Era un vero gentleman del Sud, gentile e premuroso. Mi spiegava che il rock’n’roll sarebbe stato la ‘next big thing’. Io ero riluttante. Pensavo di non avere la voce adatta. Ma lui mi ha sempre incoraggiato e perfino suggerito le canzoni da cantare”. Non dev’essere stato facile per una adolescente, nell’America bacchettona del primo dopoguerra, imporsi come una star del rock’n’roll. “Ricordo che i primi dischi di Elvis, alla radio di Oklahoma City, i deejay li rompevano per terra”. C’era troppa sensualità selvaggia in quelle canzoni di un ragazzo sopranomminato, non a caso, “Elvis Pelvis”. Figuriamoci come potevano accogliere una teenager altrettanto sexy, dalla voce graffiante, in gonne corte e abiti con frange, che cantava rock’n’roll con la grinta di un ragazzo. “È stata dura”, dice Wanda. Anche se poi il suo esempio ha colpito l’immaginario di tutte le cattive ragazze per i decenni a venire. [...]» (Alberto Dentice, “L’espresso” 20/1/2011).