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 2011  febbraio 15 Martedì calendario

L’ONOREVOLE “PR” ADDETTA A PARCHEGGI E BAGAGLI


È la donna dai mille ruoli, Mariarosaria Rossi, onorevole del Pdl. In pochissimo tempo, grazie alla sua fedeltà al Cavaliere, è riuscita a passare da “Madonna di Cinecittà”, come erano soliti chiamarla al X Municipio di Roma, dove fino a quattro anni fa era consigliera, a “zarina di Tor Crescenza”, il castello quattrocentesco dove il premier organizza cene e serate di lavoro e di relax, dopo averlo affittato da donna Sofia Borghese Ferrari, figlia del Principe Scipione Borghese e discendente di Papa Paolo V. La meravigliosa residenza alle porte di Roma è stata un altro colpo di fulmine del nostro presidente del Consiglio, che se ne è innamorato una decina di anni fa e che in tutti i modi ha tentato di acquistarlo per farci una nuova Arcore.
Il nome della bionda deputata casertana, classe ’72, compare nel romanzone a luci rosse del “bunga bunga” di Ruby e delle altre, proprio passando per quel maniero. L’onorevole è una sorta di public relation del premier: organizza feste, si occupa dei parcheggi, e persino dei bagagli. Tutti meriti conquistati sul campo, che le hanno permesso di fare il grande salto dal Municipio al Parlamento. Eletta nella circoscrizione di Lazio 1, vanta oggi la partecipazione in cinque commissioni, tra le quali anche quella denominata “Lavoro pubblico e privato”. E lei, di lavoro per il suo presidente ne ha sempre fatto tanto. «Sì, ma niente balli - ha più volte risposto - solo due cene politiche con le deputate. E tutto è nato nelle ore della rottura con Fini. Eravamo nella sala del Governo e il premier aveva la faccia scura. Così ho radunato un gruppone di venti deputate e siamo andate a tirarlo su di morale. Gli abbiamo detto che siamo con lui, qualunque cosa succeda».
Dell’energia e della prestanza di Mariarosaria Rossi, Berlusconi si è appassionato durante una manifestazione di partito a Cinecittà. Lei si trovava dietro a un banchetto a distribuire volantini. Il premier le ha sorriso, la giovane consigliera si è fatta tutta rossa e la scena si è conclusa con un bacio sulla guancia, omaggio del suo leader. Era il 2008, prima delle elezioni politiche. Nel giro di pochi mesi la bionda sostenitrice del Pdl, dalla scollatura che non può passare inosservata, si è ritrovata da dirigente locale a parlamentare della Repubblica. I magistrati di Milano fanno il suo nome negli atti dell’inchiesta su Ruby, perché emerge da alcune telefonate intercettate. Il 23 agosto dello scorso anno, il premier, e con lui la Rossi, fa avanti e indietro tra Arcore e il castello di Tor Crescenza. A lei, l’incarico di organizzare le cene con le deputate, dove si parla dello stato di crisi del partito. Lo strappo finiano è alle porte. Il 23 agosto, invece, Emilio Fede e Lele Mora commentano al telefono la cena della sera precedente e criticano la presunta nuova fiamma del Cavaliere, Roberta Bonasia. Fede: «Abbiamo spazzato via come era prevedibile spero, quella Roberta che è una una s. di mer. Mora: «Devo dire un’arrivista poi sentivo che, parlando nell’orecchio alla simpaticissima deputatessa, la Mariarosaria Rossi come si chiama lei, diceva: “senti allora per farmi disfare il bagaglio e sistemare la mia biancheria ci pensi tu”».
Rossi, dunque, addetta a ogni necessità, anche ai bagagli. Il giorno successivo, il 24, è Fede che parla con la Rossi. Il giornalista le annuncia che sta arrivando con due ragazze e lei risponde: «Che palle che sei, due amiche, quindi bunga bunga, due de mattina, io ve saluto eh?!». Poi chiede quanti ospiti sono in tutto e dice: «Ok allora avverto la cucina dai, non c’è Roberta se era quello che mi chiedevi». Nella stessa telefonata si preoccupa per gli impegni politici del suo presidente: «Io partecipo, però ti dico una cosa, che lui domani mattina ha una giornata importante, se io resto a mezzanotte chiudo le danze. C’è Schifani, Letta, Ghedini, un po’ di gente, però non può stare mattina...Cioè cerchiamo di capirci...pure che le porti è uguale, l’importante è che poi quando ci facciamo segno che è mezzanotte e mezza...». Preoccupata, accudente, fedele. «Sono anni che recluto militanti e organizzo manifestazioni in suo sostegno - motiva - Non ho qualità particolari, solo un grande entusiasmo. Credo in Silvio, perché fa i fatti e ha una storia pazzesca».