Virginia Piccolillo, Corriere della Sera 15/02/2011, 15 febbraio 2011
LA CASSAZIONE SULLE ADOZIONI: «TEMPI MATURI PER I SINGLE» —
Una bambina russa e una donna single di Genova che vuole essere la sua mamma. Vive con lei dal 2005, prima nella Federazione Russa dove l’ha adottata, poi negli Usa dove l’adozione è stata riconosciuta. E ora chiede che sia sua figlia con formula piena anche in Italia. È partita da questo caso la Corte di Cassazione per affermare un principio che suscita polemiche nel Governo e nel Pdl, e l’altolà del Vaticano. Per la suprema Corte i tempi sono maturi affinché anche i single possano adottare, sia pure con limitazioni, bambini soli o abbandonati. Nella sentenza 3572 depositata ieri la Corte ha detto «no» alla richiesta della mamma ligure di ottenere l’adozione pienamente legittima riservata ai coniugi (quella che avrebbe permesso, ad esempio, alla mamma di non consultare un tutore per ogni atto) ma ha invitato il Parlamento a legiferare. «Ben potrebbe provvedere, nel concorso di particolari circostanze, ad un ampliamento dell’ ambito di ammissibilità dell’adozione di minore da parte di una singola persona anche con gli effetti dell’adozione legittimante» , scrivono i giudici ricordando che nella Convenzione di Strasburgo del ’ 67 sui fanciulli non c’è alcun tipo di preclusione. Ma il cardinale Ennio Antonelli, presidente per il pontificio Consiglio per la Famiglia lancia un monito: «In linea generale, la priorità è il bene del bambino, che esige un padre e una madre» . Anche dal Pdl molti respingono l’invito a legiferare che il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, considera «un’invasione di campo» . Anche se la presidente della commissione infanzia, Alessandra Mussolini, fa notare: «Certo che la priorità per il bambino sono i due genitori. Ma anche con un solo un bimbo può stare benissimo» . Per il sottosegretario con delega alla Famiglia, Carlo Giovanardi, «non c’è niente di nuovo. In casi eccezionali è già riconosciuta, seppure in maniera attenuata, la possibilità di adottare a singole persone, Il punto vero però è che le coppie che vogliono adottare in Italia sono di più dei bambini adottabili. Che senso ha farli scavalcare dai single? I magistrati dovrebbero applicare la legge e non fare invasione di campo» . Concorda il ministro della Gioventù Giorgia Meloni: «Non spetta allo Stato decidere che un bambino debba avere una famiglia a metà» . Marco Griffini, dell’associazione genitori adottivi AiBi, contesta: «L’adozione per single era riconosciuta in Italia in casi particolari, ma non per bambini che venivano dall’estero. E i bambini abbandonati sono aumentati in 5 anni da 143 a 163 milioni, mentre le coppie disponibili si sono dimezzate. È meglio avere un genitore solo che essere in un istituto» . Una linea condivisa dalla Mussolini: «Magari si legiferasse. Ma ci sono resistenze. Anche da Giovanardi!» . La «teoria del male minore» non convince il Pdl Maurizio Lupi: «Il bambino non è un dolcetto e ha bisogno di una famiglia» . E Gasparri rincara: «Stravolgere l’idea di famiglia, peraltro garantita dalla Costituzione, è una scelta che il Parlamento non farà» . Anche l’Udc Enzo Carra respinge il «suggerimento avventato» della Corte. Vede con favore la sentenza invece la radicale Rita Bernardini: «Abbiamo inserito anche quest’aspetto nella riforma organica del diritto di famiglia» . E la Pd Donatella Ferranti, chiude: «È ovvio che la cosa ottimale è la famiglia. Ma ci sono situazioni di disagio così forti che l’adozione può essere per il ragazzo un momento decisivo» .
Virginia Piccolillo