Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  febbraio 14 Lunedì calendario

SUI GAY LA SVOLTA DI CAMERON "MATRIMONI ANCHE IN CHIESA" - LONDRA

Un matrimonio tra "marito e marito", o tra "moglie e moglie", potrà essere celebrato in chiesa nell´Inghilterra del 2011. Il laburista Tony Blair aveva avviato la svolta introducendo sette anni fa le "unioni civili" fra coppie dello stesso sesso, che davano agli omosessuali gli stessi diritti legali degli eterosessuali sposati in materia di eredità, pensione e status sociale. Ma ora, nel quadro di una ulteriore riforma proposta dal conservatore David Cameron, le coppie gay potranno essere unite da un vero e proprio matrimonio religioso, salendo all´altare, se lo desiderano, esattamente come le coppie etero.
È la fine dell´ultimo tabù, in una società che ha fatto passi da gigante da quando nell´Ottocento Oscar Wilde venne processato e sbattuto in una prigione di Londra per omosessualità. La riforma si articola su due piani. Da un lato, i gay acquisiranno il diritto legale di chiamare "marito", nel caso delle coppie omosessuali, e "moglie", nel caso delle coppie lesbiche, il partner con cui firmano un accordo di "unione civile". Dall´altro lato, quella unione non sarà più necessariamente "civile". Cadrà infatti il divieto di usare testi biblici e riferimenti religiosi per la cerimonia e il fatidico sì tra gay potrà essere pronunciato non solo in municipio, come è attualmente obbligatorio, bensì ovunque compresi i luoghi di culto, chiese, sinagoghe, moschee.
Naturalmente, perché ciò avvenga, bisognerà che il luogo di culto sia d´accordo. La Chiesa anglicana, così come quella cattolica d´Inghilterra, fino ad ora si è formalmente opposta a unioni religiose tra gay, e pure il rabbinato e le autorità islamiche hanno messo il veto. Ma qualcosa sta mutando anche in tale ambito. L´ala liberale della chiesa anglicana preme da tempo per permettere ai propri fedeli di celebrare un matrimonio gay in chiesa. Altre confessioni protestanti presenti nel Regno Unito, come i Quaccheri e gli Unitari, chiedono espressamente di poterlo fare. E analoga è la posizione degli ebrei riformisti.
Il progetto verrà presentato questa settimana dal ministro della Parità, Lynne Featherstone, secondo indiscrezioni riportate ieri in prima pagina dal Sunday Times. Legalizzare i matrimoni gay, e offrire loro la possibilità di una cornice religiosa, è un cavallo di battaglia dei liberal-democratici, partner dei conservatori nel governo guidato da Cameron, ma lo stesso premier e alti esponenti dei Tory si sono da tempo detti a favore dell´iniziativa. In Gran Bretagna finora 26 mila coppie gay si sono "sposate" con il patto di unione civile, ma si prevede che diventeranno molte di più una volta approvata la legge sui matrimoni tra omosessuali. «Convivo con l´uomo che amo da 17 anni e ora abbiamo anche un figlio (da una madre surrogata, ndr), ma non possiamo sposarci legalmente, è ridicolo», commenta il cantante Elton John. Recentemente una coppia gay si è vista rifiutare una stanza matrimoniale da un colo albergo inglese: ha fatto causa al proprietario e il giudice ha dato loro ragione, condannando l´hotel al pagamento dei danni.