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 2011  febbraio 14 Lunedì calendario

SE LA COSCIENZA VINCE L’AUDITEL

La coscienza può, certe volte, pesare più del successo. Persino in televisione. Il presentatore tv più famoso e acclamato di Germania, Thomas Gottschalk, sabato sera ha annunciato, davanti a dieci milioni di spettatori, che non condurrà più la trasmissione Wetten, dass? — Scommettiamo che? — dopo 24 anni ininterrotti di successi clamorosi di audience. Non è diminuito l’ascolto, non ci sono polemiche politiche, nessuna rivolta degli sponsor: è che lo scorso 4 dicembre, durante il programma che Gottschalk, 60 anni, conduceva assieme a Michelle Hunzinker, un partecipante si è ferito e rimarrà paralizzato. Dopo questo caso— ha detto il conduttore— non è possibile fare finta di niente. La trasmissione — il format famigliare più popolare in Germania, della rete pubblica Zdf — consiste nella partecipazione di celebrità che scommettono sulla performance di persone del pubblico che si cimentano in imprese strane e certe volte pericolose. Durante il programma del 4 dicembre, Samule Koch, un giovane di 23 anni, si era impegnato a saltare, con l’uso di molle, cinque automobili in movimento. Drammaticamente, non c’era riuscito, aveva colpito la quarta vettura e si era accasciato al suolo, immobile. Ricoverato in ospedale, gli erano state riscontrate lesioni alla spina dorsale e alle vertebre cervicali: resterà paralizzato. La vicenda ha sconvolto la Germania. E, evidentemente, ha lasciato un segno profondo anche in Gottschalk. Il programma verrà sospeso per sei mesi, poi riprenderà con un nuovo conduttore: ciò nonostante tutti si rendono conto che è la fine di un fenomeno televisivo dei più longevi della tv tedesca ed europea. Wetten, dass? non era probabilmente la trasmissione più creativa del palinsesto delle tv pubbliche tedesche. Ed è andata oltre gli obblighi di prudenza e responsabilità che si devono rispettare quando si coinvolge il pubblico nelle performance dello spettacolo. Ora, il gesto di Gottschalk non ridarà il movimento a Koch. È però una piccola scelta la quale dice che l’incidente non è un problema solo del giovane che l’ha subito: anche chi se ne sente responsabile decide di pagare un po’. Non frequente.