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 2011  febbraio 14 Lunedì calendario

La bufala apocalittica dell’uomo cattivo e della natura buona - Ho letto cose che voi umani non potreste nem­meno immagi­nare: «In pochi decenni il piane­ta andrà incontro a un collasso

La bufala apocalittica dell’uomo cattivo e della natura buona - Ho letto cose che voi umani non potreste nem­meno immagi­nare: «In pochi decenni il piane­ta andrà incontro a un collasso. Per la prima volta la specie uma­na fa i conti con la possibilità di scomparire a breve termine, tra­scinando nella sua agonia altre specie viventi. Gli scienziati pre­vedono un collasso del pianeta di qui a un secolo per surriscal­damento, sovrappopolazione, epidemie, esaurirsi delle risor­se, guerre per appropriarsi di quel poco che resterà». Non è l’inizio dell’ultimo film apocalit­tico di Emmerich ma il succo del nuovo libro di Carla Bene­detti, Disumane lettere (Later­za, pagg. 224, euro 18). Dovreb­be parlare di letteratura ma la critica militante, tra le più rino­mate, è troppo preoccupata per il pianeta Terra. Quindi inutile parlare di letteratura. Meglio chiedersi: «Che fare? Come in­vertire la rotta malvagia che nel giro di un secolo o meno potreb­be provocare un­a quantità spro­porzionata di dolore e di strazio nei viventi, e che già oggi non fa che aumentare la cattiveria, il ci­nismo e le sopraffazioni?». La Benedetti è una fonte preziosa, coniuga tutti i luoghi comuni dell’antimodernità con gli allar­mismi millenaristi sulla fine del mondo, Jean-Jacques Rousse­au con la trama di Avatar , Lenin con Nostradamus, Michel Fou­cault con Madre Teresa. L’uo­mo dovrebbe «sentire fratellan­za, provare la carità», sognare «una società fondata sull’amo­re »; tra pochissimo invece la specie umana sarà estinta a cau­sa vostra, perché volete l’aria condizionata e la tv satellitare e l’iPhone anziché pensare alla salvezza del mondo. Chi sono i cattivi? Sempre gli stessi: gli oc­cidentali, i governi, il potere, co­loro che stanno portando il pia­neta al collasso, realizzando il genocidio di specie. Inutile ricordare a suor Carla che facciamo parte dell’1% di specie sopravvissute alle estin­zioni che si sono susseguite in seicento milioni di anni, e que­s­to sputo evolutivo a cui appar­teniamo è sopravvissuto alla lunga, spietata storia della sele­zione naturale, cattivissima ma naturale.Vulcani,terremoti,tet­tonica a placche, virus, glacia­zioni, spaventose variazioni cli­matiche, bombardamenti di asteroidi più potenti di centina­ia di atomiche. La cattiveria? La Benedetti e gli ecocatastrofisti non lo sanno, ma volendo la scienza spalanca scenari anco­ra più terrificanti, in cui spesso però l’uomo c’entra poco. Gli astronomi fanno pressione sul­la Nasa perché investa miliardi di dollari non per la bontà uni­versale o per la causa della fame nel mondo ma per costruire un sistema di prevenzione cosmi­ca, perché una nuova collisione con un asteroide viene conside­rata molto probabile. I medici ri­cercatori vogliono più fondi per sconfiggere il cancro e le malat­tie in generale, e gli Stati Uniti, non il Burundi, sono all’avan­guardia nella ricerca scientifi­ca. Gli scienziati danno la colpa all’uomo?Non è vero,e le cause di ogni cosa sono complesse quando non ideologiche. Sallie Baliunas, una signora tanto au­torevole da essere definita «il dottore del Sole», studia la no­str­a stella da trent’anni e attribu­isce alle radiazioni solari la cau­sa dei cambiamenti climatici cui stiamo assistendo. L’astro­nomo Chris Impey mette in guardia dal riduzionismo degli ideologi invasati che attribu­i­scono ogni male all’uomo e alla modernità. «Diecimila anni so­no una goccia nel secchio del tempo geologico» scrive Impey in un saggio pubblicato in Italia da Le scienze , «e gli ultimi dieci millenni sono stato un periodo caldo chiamato Olocene che ha seguito il picco dell’ultima era glaciale, 20000 anni fa. Il ghiac­cio in­contaminato e gli strati se­dimentari ci offrono un registro ininterrotto dei cambiamenti degli ultimi 5 milioni di anni. In particolare, l’ultimo milione di anni è stato un tempo di sensa­zionali variazioni climatiche, le oscillazioni di 10 gradi sono sta­te più frequenti di quelle per le quali ci stiamo preoccupando nell’attuale riscaldamento glo­bale causato dalle attività uma­ne ». Sul lungo termine le prospetti­ve naturali su cause e effetti cli­matici sono addirittura inverti­te. Secondo gli studi della Penn­sylvania State University, poi­ché il Sole va progressivamente riscaldandosi, tra cinquecento milioni di anni ci sarà penuria di Co2, e «la concentrazione di anidride carbonica si abbasse­rà così tanto che la fotosintesi della maggior parte degli alberi e delle piante si fermerà». In ogni caso, tra quattro miliardi di anni il Sole, altro mostro di cattiveria disumana ignorato dalla Benedetti, esploderà (ma ben prima ci verrà addosso la ga­lassia di Andromeda). Non po­teva mancare, poiché la Bene­detti è una critica letteraria, il ri­corso a Leopardi, buono per tut­te le stagioni e reso buono e sciocco, povero Giacomo. Infat­ti, sostiene la Benedetti, neppu­re Leopardi «poteva immagina­re che meno di due secoli più tardi avrebbe cominciato a va­cillare perfino l’illusione della posterità». In verità sono le illu­sioni della Benedetti su Leopar­di che vacillano, non Leopardi. Dopo i tanti che hanno cercato di portare Leopardi al cattolice­simo, dopo Luporini che voleva fargli prendere la tessera del Pci, dopo Cordero che adesso lo recluta contro il centrode­stra, arriva la nostra suora bene­dettina per arruolare Leopardi nell’ambientalismo apocalitti­co. E dire che all’epoca di Giaco­mo si parlava di raffreddamen­to globale, e i catastrofisti am­bientalisti, stigmatizzati da Leo­pardi, davano la colpa al disbo­scamento del Sempione. In compenso, oltre a Leopar­di, a pagina 67 sono citato an­ch’io: «Penso alla pornografia online narrata da Massimiliano Parente nella Macinatrice co­me una sorta di esperimento di specie, con milioni di menti, corpi e subcoscienti messi in connessione, mappati e recluta­ti ». Poiché sono ancora uno scrittore vivente, posso rispon­dere: se lo avessi saputo prima, anziché perdere dieci anni, sei riscritture, e oltre un migliaio di pagine di vita in due romanzi monumentali per narrare la pornografia online, avrei copia­t­o un libro di Francesca Mazzuc­cato o messo direttamente un link a Youporn. Se questa è la cri­tica letteraria, a scanso di equi­voci vi chiedo una cortesia: alla mia morte, oltre a tenermi lonta­ni preti, comunisti e moralisti in generale, non fatemi scrivere il coccodrillo dalla Benedetti.