Mari Pada, ItaliaOggi 14/2/2011, 14 febbraio 2011
TUTTI PAZZI PER IL COUPON ON-LINE
Permettersi il lusso di godersi un weekend in una spa, malgrado la crisi, rifarsi il guardaroba, partire in vacanza per una meta esotica e regalarsi una cena in un luogo esclusivo. Con i gruppi di acquisto si può. Internet ci ha abituato a comprare all’asta beni di seconda mano, a barattare oggetti, a tentare la fortuna con le aste al ribasso, ad acquistare attraverso i negozi on-line.
Ma negli ultimi tempi si stanno facendo largo i gruppi di acquisto, siti internet che propongono quotidianamente prodotti e servizi nella propria città o in tutta Italia con sconti che vanno dal 30 al 70%: dal sushi ai centri benessere, passando per massaggi, biglietti del cinema o viaggi più scontati di un last minute. Offerte quotidiane che durano pochi giorni e che devono trovare un minimo di aderenti (un gruppo, appunto).
Come funziona. Gli utenti si iscrivono sul sito internet (Groupon, City-deals, Kgb deals, Glamoo, TuangOn e Groupalia, per citare i più conosciuti) scegliendo la propria città e il tipo di servizio per cui desiderano ricevere le offerte. Il principio è quello di raggruppare un determinato numero di persone geograficamente vicine (solitamente città o provincia) che siano interessate ad acquistare voucher (buoni) per un prodotto o un servizio locale. Se il gruppo minimo non si forma non si perde niente, ma nessuno potrà usufruire dell’offerta; in caso positivo, invece, ci si potrà godere un weekend in un agriturismo al prezzo di una cena o un abbonamento annuale alla palestra al prezzo di uno semestrale. Gli iscritti sono già milioni in Italia e all’estero, sono giovani adulti (25/40enni), laureati, lavoratori, divisi a metà tra uomini e donne (anche se le donne prevalgono di poco), residenti in grandi città, acquistano spesso dal posto di lavoro e lontano dalle feste natalizie.
Chi ci guadagna davvero. I siti internet trattengono una percentuale sui pacchetti venduti, di solito il 25/50% del valore facciale (ovvero il prezzo di partenza) dell’offerta. In cambio degli sconti, gli esercizi convenzionati ricevono una pubblicità accattivante per di più inviata a una platea ampia e profilata, incamerando in anticipo i pagamenti, anche nei casi in cui il cliente non si dovesse presentare. Tutti soddisfatti, dunque.
Usa, Francia, Gran Bretagna e Italia (sette città in tutto) è il mercato in cui opera Kgb deals (knowledge generation bureau). «Il business per i nostri fornitori non è una singola vendita, ma la pubblicità» dichiarano dalla società «le offerte che il negozio propone agli utenti è il modo di ampliare la propria clientela. Noi richiediamo uno sconto medio del 70% e nessun vincolo di spesa minima o di giorni particolari per usufruire dello sconto. In pratica, un trattamento di un normale cliente, ma con un super sconto finale». Gli iscritti e i clienti che si impennano sembrano dare ragione al meccanismo. Il valore medio di un coupon acquistato sta poi crescendo dai pochi euro di alcuni anni fa a centinaia di euro e le offerte delle società si stanno ampliando a macchia d’olio in tutta la penisola, «siamo presenti direttamente su Milano, Roma, Torino, Napoli e presto raggiungeremo anche la piazza di Bologna», anticipano da Tuangon. La corsa all’oro è partita e tutti rivendicano un primato: c’è chi è stato il primo sito di couponing a comparire in Italia (Tuangon), chi registra il maggior numero di iscritti (Groupon), chi e si differenzia offrendo prenotazione voli e vacanze anche attraverso smartphone e iphone (Glamoo).
Cosa ci aspetta in futuro. «I retailer potranno fare marketing e vendita diretta attraverso il nostro sito e si sta studiando il modo dare la possibilità di provare il prodotto in un negozio e poi comprare il buono-sconto» fanno sapere da Glamoo.