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 2011  febbraio 12 Sabato calendario

COLLETTA E SPONSOR PER LE SPESE. IL FAI-DA-TE PER IL VIAGGIO DEL PAPA —

Tre parole per riassumere l’organizzazione della visita: «Bellezza, sobrietà e contenimento dei costi» . La prima è ovvia, visto che il Papa andrà da Aquileia a Venezia. La seconda è d’obbligo, considerati i tempi di crisi. La terza, almeno in questi termini, porta con sé una novità e un messaggio che i vescovi del Nordest hanno voluto dare in vista del viaggio di Benedetto XVI, il 7 e l’ 8 maggio: tutto sarà finanziato da una colletta straordinaria tra i fedeli nelle 3.527 parrocchie delle quindici diocesi del Triveneto, da donazioni e pure— o forse soprattutto — da sponsor. Insomma: «Le spese non graveranno sugli enti pubblici» . A Comune, Provincia e Regione si chiedono solo sostegno organizzativo e i «servizi minimi» come i trasporti e la sicurezza.
La prima colletta, domenica, avverrà nelle chiese di Adria e Rovigo, il 20 febbraio si aggiungeranno Venezia e altre quattro diocesi e così via fino a Treviso, il 27 marzo. Nel sito ufficiale della visita (www. ilpapaanordest. it) vengono poi elencati gli estremi per i versamenti alle Poste — è stato preparato un bollettino — e ad un conto di Banca Prossima intestato alla Regione Ecclesiastica Triveneto con la causale «offerta visita Papa» .
Nel frattempo i vescovi hanno costituito un comitato economico che sta valutando i preventivi (le cifre ballano da un milione e mezzo a tre) e monsignor Beniamino Pizziol, vescovo ausiliare di Venezia e responsabile dell’organizzazione, ha scritto a banche, fondazioni e società per chiedere un contributo. Qualcuno si è già fatti avanti. Gli sponsor potranno mettere il loro nome nella quarta di copertina del libretto della grande messa di domenica 8 maggio, nel Parco di san Giuliano a Mestre, come nel libretto dell’assemblea ecclesiale del pomeriggio nella Basilica di San Marco a Venezia, prima dell’incontro con il mondo della cultura, dell’arte ed dell’economia alla Salute. Altri sponsor compariranno nelle locandine, nel sito della visita e lungo il percorsi del pontefice ma non sul palco papale, si fa sapere, né nell’area liturgica. I più generosi potranno salutare brevemente Benedetto XVI.
In ogni caso è significativo vedere comunicati e volantini avvertire che la messa di Mestre «è aperta a tutti» : sono attese 150 mila persone, l’unico vincolo è registrarsi attraverso il sito ufficiale. Si arriva a precisare che «l’adesione è gratuita» : a scanso di polemiche come quelle che accompagnarono il viaggio di Benedetto XVI nel Regno Unito, quando si parlò di «biglietti per la messa» perché le diocesi britanniche avevano previsto per i fedeli dei «pacchetti» da 5 a 25 sterline, un «contributo» che comprendeva il pass e senza il quale non si poteva entrare ad Hyde Park o partecipare alla beatificazione del cardinale Newman a Birmingham.
La Chiesa del Nordest invece dà l’esempio, punta ad autofinanziare la visita e chiede a ciascuno di offrire «liberamente e secondo le proprie possibilità» , proprio come durante la normale offerta della messa domenicale. «Ci sarà la massima trasparenza sui soldi che verranno raccolti e su come verranno impiegati» ha spiegato il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia. Tutto volontario, ripete il sito: «Chi lo desidera, ma senza obbligo per nessuno, può ordinare ed acquistare il kit ufficiale...» .
Sobrietà, per puntare all’essenziale: «Tu conferma la nostra fede: è lo slogan scelto per la visita del Papa, echeggiando la richiesta che Gesù fece a Pietro» , spiega il cardinale Scola. Benedetto XVI partirà da Aquileia, evangelizzata per la tradizione da San Marco, «chiesa madre» che ha generato 57 diocesi europee. «Intorno all’asse Aquileia-Venezia e al suo glorioso passato» , dice il patriarca, «può nascere un nuovo Nordest che sembra avere oggi compito decisivo: favorire l’incontro t r a l’Est-Ovest in continuo fermento e i Paesi inquieti del Sud che si affacciano al Mediterraneo» .
Gian Guido Vecchi