Massimo Gaggi, Corriere della Sera 11/02/2011, 11 febbraio 2011
EMAIL SEXY A UNA DONNA. SI DIMETTE DEPUTATO USA — A
una donna che cercava attraverso il sito di Craiglist un uomo «finanziariamente ed emotivamente stabile» ha risposto via Blackberry: «Eccomi qua, sono un lobbista di Washington di 39 anni, divorziato» . E ha allegato una foto nella quale si mostra a torso nudo. Solo che Chris Lee di anni non ne ha 39 ma 46. E non è divorziato: ha moglie e un figlio. Quanto al mestiere, non fa il lobbista: è — anzi era — un deputato del partito repubblicano. L’altra sera, infatti, appena quattro ore dopo che Gawker, un sito Internet specializzato in gossip, ha messo in rete la foto di Lee e il suo messaggio, il deputato ha fatto leggere nell’aula della Camera dei Rappresentanti una nota nella quale — dopo essersi scusato per il suo comportamento improprio e per i danni che ha provocato alla sua famiglia, allo staff e ai suoi elettori — ha comunicato le sue dimissioni «con effetto immediato» . Negli ultimi anni gli scandali a sfondo sessuale sotto la cupola bianca del Campidoglio di Washington sono diventati piuttosto frequenti. Ma quello di Chris Lee ha conquistato il record mondiale di velocità, visto che dalla deflagrazione al suo epilogo sono passati solo poco più di 200 minuti. Effetto della «tolleranza zero» sulle questioni etiche imposta ai repubblicani della Camera dal loro leader, John Boehner. L’ufficio del nuovo «speaker» del Congresso ha sostenuto ieri che Boehner non ha chiesto a Lee di dimettersi, ma i suoi stessi collaboratori hanno raccontato che il capogruppo aveva già rivolto in passato vari ammonimenti al focoso deputato di New York per la disinvoltura con la quale partecipava alle feste più sfrenate e si faceva vedere in giro con avvenenti lobbiste. Boehner non aveva certamente alcuna voglia di ritrovarsi con tutta l’attenzione concentrata su uno scandalo sessuale nel bel mezzo della Conservative Political Action Conference, la «convention» annuale della destra americana — una vera passerella di candidati alla Casa Bianca— iniziata ieri a Washington e alla vigilia della battaglia con Obama sul bilancio 2012 e i tagli alla spesa pubblica che comincerà lunedì prossimo in Congresso. Così la testa di Lee è caduta in un baleno. Forse l’incauto parlamentare sarebbe riuscito a resistere se fosse stato un senatore: nell’altro ramo del Parlamento, infatti, John Ensign è ancora in carica pur avendo una relazione con una donna sposata del suo staff. E David Vitter non solo non si è dimesso, ma è stato rieletto dopo aver confessato i suoi rapporti con alcune prostitute. Quanto a Larry Craig, ha completato il suo mandato dopo essere stato arrestato per aver tentato di avere un rapporto omosessuale nei bagni di un aeroporto (ma non si è ricandidato). Sotto la stessa cupola, ma in un’aula diversa, la sensibilità puritana, insomma, cambia: Boehner, un repubblicano dell’Ohio con uno stile da gentiluomo dei «country club» e le mani callose dell’ex operaio, ha già costretto un anno fa alle dimissioni Eric Massa: un deputato, anche lui dello Stato di New York come Lee, che aveva molestato uno degli uomini del suo staff. Nel maggio scorso, poi, la rivelazione di un affare extraconiugale con una collaboratrice era costata il seggio di deputato anche a Mark Souder, un repubblicano dell’Indiana. Per adesso Boehner è soddisfatto: ha limitato i danni e ha tenuto duro sulla linea dell’integrità. Atteggiamento «bacchettone» , certo, ma che tiene conto degli umori dell’elettorato conservatore. I suoi collaboratori cominciano, però, a chiedersi come si comporterà se, come ritengono alcuni, a candidarsi al posto di Lee sarà Carl Paladino: l’imprenditore di Buffalo che a novembre contese a Andrew Cuomo la poltrona di governatore di New York: un altro repubblicano piuttosto disinvolto, sorpreso a mandare in giro filmati porno ed e-mail «adornate» da immagini dell’accoppiamento di una donna con un cavallo.
Massimo Gaggi