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 2011  febbraio 11 Venerdì calendario

CRESCONO I CONSUMI DI PETROLIO

Domanda mondiale di petrolio in continuo aumento (raggiungerà livelli record a fine anno), ma le scorte sufficientemente elevate nei paesi più industrializzati dovrebbero frenare i rincari del barile. È il messaggio lanciato dall’Aie – l’Agenzia internazionale per l’energia – nel suo ultimo rapporto mensile.

L’Aie ha nuovamente rivisto al rialzo le sue stime sui consumi mondiali di greggio per il 2010 e il 2011, rispettivamente a 87,8 e a 89,3 milioni di barili al giorno. La domanda, nota l’Aie, è apparsa in graduale aumento durante il 2010 e la crescita dovrebbe proseguire per l’intero 2011, fino a raggiungere negli ultimi mesi dell’anno il livello da primato di 90 milioni di barili al giorno. Un rialzo dovuto soprattutto ai consumi cinesi, che stanno inanellando un record dopo l’altro. Quanto ai prezzi, la corsa all’aumento potrebbe essere frenata dalle scorte: quelle nei paesi Ocse sono in calo ai minimi biennali e pari a 57,5 giorni di consumo, contro i 58,3 stimati in novembre, ma restano comunque a livelli considerati "confortable". All’aumento della domanda – ricorda l’Aie – è seguito un leggero aumento dell’offerta da parte dei paesi Opec: in gennaio +280mila bg a quota 29,85 milioni bg – il livello massimo da due anni – grazie soprattutto al maggior export iracheno.

Il barile, comunque, resta decisamente caro: a fine gennaio il Brent ha superato nuovamente la soglia simbolica dei 100 dollari, spinto dalle turbolenze in Egitto. E, avverte l’agenzia, quotazioni sempre elevate potrebbero condizionare la ripresa mondiale. Il peso del petrolio sull’economia mondiale «può avvicinarsi nel 2011 a livelli che hanno coinciso in passato con un marcato rallentamento economico», affermano gli autori del rapporto.

Tornando alle previsioni della domanda, l’Aie le ha alzate per la quinta volta consecutiva. Ora il consumo viene indicato per il 2010 in salita di 2,8 milioni di barili al giorno rispetto al 2009 (+3,3%), l’anno della crisi, ovvero circa 120mila bg in più rispetto alle previsioni dell’ultima relazione. Per il 2011, le previsioni sono state riviste al rialzo nelle stesse proporzioni: aumento di 1,5 milioni di barili al giorno (mbg) rispetto al 2010 (+1,7%). La ripresa più forte attesa nel Nord America, ma soprattutto una maggiore domanda in Asia, Cina compresa, sono alla base di queste cifre. Il consumo cinese ha «toccato un nuovo record nel mese di dicembre (10,4 mbg)» con un incremento del 12,2% nel 2010 rispetto allo scorso anno, «più di un terzo della crescita della domanda mondiale», si legge nel rapporto.

Stime simili, sempre sui consumi, sono quelle dell’Opec. Anche l’organizzazione dei paesi esportatori di petrolio ha infatti nuovamente alzato le sue stime sulla domanda mondiale di greggio per il 2011, a seguito dell’attività industriale "robusta" – soprattutto in Cina e Stati Uniti – e di un "inverno glaciale". Nell’ultimo rapporto mensile dell’Opec pubblicato ieri la domanda viene indicata a 87,7 milioni di barili al giorno nel 2011,circa o,4 mbg in più della precedente stima.

Il cartello dei Paesi produttori ha adeguato anche la sua stima per il 2010 a quota 86,3 milioni di barili al giorno, con un incremento di 0,25 mbg. «Il freddo inverno, che ha colpito i paesi Ocse dallo scorso novembre, ha portato a un notevole aumento del consumo di energia», ha ricordato l’Opec, causando un aumento delle previsioni della domanda, non solo per 2010, ma anche per il 2011. L’attività «più robusta negli Stati Uniti e in Cina», attraverso l’attuazione di misure governative di sostegno economico e industriale, hanno contribuito a questa nuova revisione delle previsioni dell’organizzazione.