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 2011  febbraio 09 Mercoledì calendario

“Scorta del premier sotto il palazzo della ragazza” - Era un po’ che non incontrava Silvio Berlusconi, Sara Tommasi

“Scorta del premier sotto il palazzo della ragazza” - Era un po’ che non incontrava Silvio Berlusconi, Sara Tommasi. La sua presenza ad Arcore era stata documentata il 25 aprile scorso, quando nella residenza del presidente del Consiglio si festeggiava la visita di Vladimir Putin. E c’era anche Ruby. Il 9 settembre, il suo procacciatore di clienti, «Bartolo», voleva invitarla, a Roma, dicendo di trovarsi a casa del cantante napoletano Gigi D’Alessio e poi a una serata con un imprenditore di «pannelli solari». Ma lei, all’improvviso dà buca: «Devo vedere una persona che non vedo da un sacco di tempo». Bartolo e un suo amico, collega di lavoro, Giosué, le ricordano gli impegni presi: «Noi siamo venuti a Roma apposta per te e tu adesso ci combini un’altra volta questa tarantella? Ma che vuoi fare? Vuoi lavorare o non vuoi lavorare?». E la risposta è un no: «Non me ne frega niente di andare in giro e di fare cose... gli appuntamenti...». La scorta si fa taxi Annotano gli investigatori della Mobile nel loro rapporto: «Quella persona andava identificata nel Presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi, poiché subito dopo la sua scorta personale fu notata da S.V. e A.G. mentre indugiavano sotto casa della donna, con l’intenzione di parlarle per convincerla a mantenere l’impegno». Parla Giosuè: «Mentre stiamo aspettando giù al palazzo... che scende... ci ha mandato un messaggio: "Giosuè adesso scendo". E’ arrivata... due macchine... con le guardie del corpo di Berlusconi! Se la sono venuta a prendere a questa e se la sono portata.... guarda...è una cosa incredibile». Bartolo: «Quella ci ha fatto andare fino là, no... ad aspettare... sto scendendo... bello e buono abbiamo visto arrivare queste due macchine... un’Audi A8 e un’Audi A6». Circostanza questa smentita ieri sera da una nota di Palazzo Chigi: il Presidente quel giorno era impegnato altrove. «Basta marchette» E dire che Sara Tommasi in questa inchiesta non c’entrava nulla. Nel senso che la Mobile di Napoli stava intercettano la banda di falsari legati alla camorra dei Mallardo. E all’improvviso si materializza la starlet: «Poco prima di Natale, in preda a una crisi, la donna contattò S.V. per sfogare la frustrazione che in quel periodo insidiava pericolosamente il suo equilibrio psichico: «Addio». Lei dice: «Chi mi ha fatto fare le marchette, chi mi voleva fare fare le marchette la settimana scorsa... io o tu?». Sara vive una crisi forte di rigetto. Manda un sms a Bartolo: «Mi spiace non voglio più avere niente a k fare con Corona nè kon Lele nè kon questo mondo. Addio ai manager di Mediaset come voleva la vostra amica Susanna Petrone (un’altra showgirl, ndr) insieme ai trenini con Fede e Moschillo (un imprenditore della moda amico di Emilio Fede, ndr). Non grazie sto da sola k sto meglio. Nessun kontratto mi lega a nessuno. Nè te, nè Lele nè Fabrizio nè le markette k volevi farmi fare né il giro squallido di Marina Berlusconi k volevate farmi frequentare...». In un altro sfogo, emerge tutta la delusione per quello che sta vivendo: «Non è la vita che sognavo, sognavo la vita prinipesca o da star, ho capito che la vita da star è fatta di questo, lo capisco e rinuncerò a questo sogno». «Ci vediamo al Giornale» La lettura degli sms e i pensieri esternati nelle telefonate con la madre, confermano la «fragilità psichica», per dirla con gli investigatori, di Sara. Ma quello che colpisce è che i vari conoscenti della ragazza, pur bersagli di invettive, minacce e propositi di vendetta, continuino a frequentarla. Come Paolo Berlusconi, per esempio. Destinatario, il 6 gennaio, di un suo sms di fuoco: «Se io mi devo kurare tu piantala con..... e festini sexy...». Tre giorni dopo, risponde Paolo Berlusconi: «Se vuoi ci vediamo nel pomeriggio alle 18 al Giornale, via Gaetano Negri 4. Zona piazza Affari. Ok?». Capodanno in Marocco Vita spregiudicata, quella di Sara. Che rompe e ricuce più volte i suoi rapporti con i «Bartolo» di turno. Parla al telefono con l’amico Andrea «della minaccia di Lele Mora di non farla più lavorare e entrano nel dettaglio dei falsi scoop sui calciatori Ronaldhino e Quagliarella». Poi accusa Mora di drogarla: «Mi faceva mettere cose nei bicchieri... ma vai a capire». Instabile, ma con una voglia di sistemarsi, di lavorare in televisione. La vigilia di Natale, Sara Tommasi manda un sms molto tenero a Fabrizio Del Noce, direttore di Raifiction, dopo un incontro molto ravvicinato. Sms presidenziali Sono 15 gli sms che la Tommasi spedisce a Silvio Berlusconi dal 26 dicembre. E i primi sono pensieri affettuosi: «Auguri presidente»; «Amore ti ho mandato un pensiero da Licia (Ronzulli, europarlamentare, ndr). Spero tu kapisca questa volta». Da quello del 10 gennaio in poi cambiano: «Vergognati... mi hai fatta ammalare...». Si pente Sara: «Amore perdonami... ho visto solo ora la tua kiamata.... Ti amo ancora...». Il 14 gennaio arriva l’avviso a comparire dalla Procura di Milano per la vicenda Ruby. Sara Tommasi reagisce con violenza: «Spero k krepi kon le tue Troie!». Farnetica la starlette: «Riprendi subito Ron (Ronaldihno, ndr) nella tua squadra di merda o ti faccio escludere da Obama dai Grandi del mondo....».