[ALB. MAT.], La Stampa 10/2/2011, pagina 15, 10 febbraio 2011
“Così noi del Canard scoperchiamo i segreti dei potenti” - Il nemico numero uno di Sarkozy è un’anatra
“Così noi del Canard scoperchiamo i segreti dei potenti” - Il nemico numero uno di Sarkozy è un’anatra. È «Le Canard enchaîné», «l’anatra incatenata», ufficialmente un settimanale satirico, in realtà un giornale d’inchiesta, a mettere il becco nelle piaghe del governo. L’anatra è scatenata. Prima ha uccellato la ministra degli Esteri, Michèle Alliot-Marie, alias Mam, in viaggio di piacere in Tunisia mentre infuriava la rivoluzione, e gratis in quanto amica di un amicissimo di Ben Ali. Poi ha beccato il premier, François Fillon, in vacanza in Egitto altrettanto gratis come ospite di Mubarak. Al comando della gioiosa macchina da scoop che fa ballare ai politici francesi il ballo del qua-qua c’è il «rédacteur en chef» Claude Angeli. Signor Angeli, in questo momento l’opposizione in Francia la fa il Canard? «Il Canard è all’opposizione per principio. Diciamo che questo governo ci dà modo di farla in modo brillante». Cosa la irrita di più del comportamento di questi ministri? «La mediocrità: mediocri i piccoli privilegi, mediocre il modo di difendersi. Al Quai d’Orsay i funzionari dicono del loro ministro che è disonorevole farsi regalare vacanze». Disonorevole, non disonesto. «Ma questa gente porta, come dire?, la bandiera sulla testa. Un conto è una visita di Stato, un altro una vacanza. A Natale, Sarkozy era con Carlà in Marocco, ospiti del Re, Fillon in Egitto ospite di Mubarak, Mam in Tunisia ospite degli amici di Ben Ali. Ma quando Obama è venuto in vacanza in Francia con la famiglia ha dormito a casa dell’ambasciatore americano. E pagava i conti al ristorante». Lo sa di aver rovinato l’atteso passaggio tivù di Sarkozy, domani (oggi per chi legge, ndr) in prima serata? «Figuriamoci. I francesi "qualunque" che gli faranno le domande sono tutti scelti dall’Eliseo». Come fate a trovare tutti questi scoop? E perché li fate solo voi? «Come? Con questa (estrae una rubrichina vecchio stile, ndr). Tutto sta nell’avere i contatti giusti». E perché gli scoop sono tutti vostri? «Anche in altri giornali, come Le Monde o Libération o Mediapart ci sono giornalisti non compiacenti. Ma noi siamo gli unici a non esserlo come giornale. La Francia è così: rispettosa del potere. E poi...». E poi? «E poi puoi fare un giornale satirico se hai anche le notizie. Senza notizie, la satira è fuffa». Strauss-Kahn, Aubry, Segolène: chi è il miglior candidato per la sinistra? «Segolène è il miglior candidato per Sarkozy, Strauss-Kahn il migliore per far vincere la gauche, ma la gauche non lo ama». Alla fine, le presidenziali se le giocheranno lui e Sarkozy? «E Marine Le Pen, che farà un ottimo risultato perché intercetta l’insofferenza della gente per quella che i sociologi chiamano la “noblesse d’Etat”, la nobiltà di Stato». Cioè? «Le élites, di destra e di sinistra. Quelli che vanno in vacanza gratis». Carlà scenderà in campo accanto a suo marito? «Credo di sì. Ha presenza, piace. E poi adesso non è nemmeno più di sinistra». Confessi che con Berlusconi si divertirebbe come un matto a fare il giornale in Italia. «Certo. Ma per l’Italia sono soprattutto triste. Non merita questa volgarità. Sa, all’Italia sono affezionato: mia nonna, vedova di guerra, arrivò qui nel 1917 con tre figli e una borsa. Dentro c’era tutto quello che aveva».