varie, 10 febbraio 2011
Renato Maizza, 38 anni. Muratore di Cellino San Marco (Brindisi), sposato e padre, «uomo perbene, tutto casa e lavoro», di continuo litigava col vicino Salvatore Renna, 65 anni, pensionato da tempo in dialisi, per una questione legata all’erogazione dell’acqua: i condomini della modesta palazzina spesso rimanevano a secco, e secondo il Renna era tutta colpa del Maizza che non pagava le bollette
Renato Maizza, 38 anni. Muratore di Cellino San Marco (Brindisi), sposato e padre, «uomo perbene, tutto casa e lavoro», di continuo litigava col vicino Salvatore Renna, 65 anni, pensionato da tempo in dialisi, per una questione legata all’erogazione dell’acqua: i condomini della modesta palazzina spesso rimanevano a secco, e secondo il Renna era tutta colpa del Maizza che non pagava le bollette. L’altro giorno i due presero a discutere nel cortile, a un certo punto il Maizza spintonò il vecchio che cadde in terra e urlò: «Non finisce qui». Infatti andò a casa sua, prese una pistola calibro 22 con la matricola abrasa, tornò nel cortile, disse al figlio diciassettenne del muratore «chiamami tuo padre», e appena l’uomo uscì dal portone gli sparò tre colpi in bocca e due nel petto. Quindi telefonò alla polizia: «Venitemi a prendere, ho ammazzato un vicino di casa». Verso le 19.30 di lunedì 7 febbraio in un condomino in piazza del Popolo a Cellino San Marco (Brindisi).